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VIOLENZA NELLO STADIO DI CATANIA IL 3/2/2007
Una lunga lista di e-mail ha letteralmente sommerso la casella di posta del Tgcom. I nostri lettori hanno voluto mandare spontaneamente i loro commenti su quello che è successo a Catania dove una bomba carta ha ucciso un poliziotto. Ora il calcio è fermo. La Figc ha dato lo stop al campionato per colpa di qualche hooligan. Ma di gente pacifica che ama il calcio ce n'è tanta e molti di loro si chiedono come a fare a mettere fine alla violenza fuori e dentro gli stadi a causa di una partita. Abbiamo selezionato le testimoninza più significative che riportiamo qui di seguito.
Vi scrivo per esprimere ancora una volta quanto disgustoso sia il nostro
italiano modo di vivere. Mai prima d'ora siamo arrivati ad un livello così
basso. E' ora che le istituzioni facciano qualcosa di serio e di concreto. Di
sicuro il calcio italiano sarà una delle discipline sportive che molto presto
scomparirà dalla nostra vita per sempre, perché trovo ingiusto veder abissare
il lato sportivo di tutti in atteggiamenti violenti da terroristi. Ci
preoccupiamo del medio oriente, di Hamas e della Jihad Islamica e facciamo finta
di nulla quando succedono violenze dentro e fuori dello sport. Bisogna
vergognarsi. E ora che I responsabili paghino per quello che hanno fatto, ma
quali responsabili? I ragazzi che erano lì o I loro genitori che gli hanno
allevati? Questa é la domanda che dobbiamo porci. Perché se tanta violenza è
sfociata in questo ultimo ventennio, in casa nostra, allora vuol dire che le
fondamenta della famiglia sono molto deboli e non sono riuscite in tutti questi
anni ad infondere I veri valori che stanno alla base, del rispetto
dell'individuo, della pacifica convivenza all'interno della famiglia e della
società, spesso anch'essa causa dei malcontenti familiari e sociali. A mio
parere é giusto che questo sport, il calcio, giunga al suo fine naturale. In
quanto non divulga e non promuove quel fair-play, che tanto affannosamente le
società calcistiche e la Lega Calcio si impegnano a promuovere. Come la
preistoria anche il calcio, credo debba estinguersi per sempre.
Antonio
Vivo il calcio giorno x giorno...amo il calcio...amo lo sport e tutto quello
che porta con se..i suoi significati i suoi valori...il mio primo allenatore mi
diceva sempre: lo sport rifletta la vita... Io vado allo stadio da quando avevo
7anni a tifare non importa per chi...tifavo lo sport la voglia di rivincita la
voglia di farcela insieme ..la voglia di vivere...ma io in tutto questo non mi
ci rispecchio affatto è tutto così assurdo...ci riusciamo a rendere conto bene
di cosa è successo e di cosa potrà ancora succedere...io dico basta...è morta
una persona...un poliziotto che non fa altro che cercare d rendere la vita
migliore per tutti noi...è paradossale...è paradossale credere che il calcio
può guarire è paradossale pensare che ci sia ancora qualcosa di buono in tutto
questo... è sarebbe paradossale pensare che una settimana o due di stop possano
bastare per farmare tutto questo...io mi sento colpevole e se tutti quanti vi
sentite come me ...insieme riusciremo a farne a meno per un bel pò....ora non
è ho più voglia...
Alessandro
Non sono d'accordo, intanto non si risolve niente. Parole e nientaltro che
parole. Non pensate a coloro che a fronte di tanti sacrifici hanno chiesto dei
permessi di lavoro ed hanno speso dei soldi per vedere la squadra del cuore. Chi
li risarcisce. Una, due, tre domeniche di sospensione. Ma pensate alla delusione
di quanti in attesa di poter seguire la loro squadra rimangono a bocca asciutta.
Ora sono curioso di sapere come andrà a finire. Buona domenica a tutti, con la
noia....
Salvatore
Bisognerebbe sospendere il calcio almeno per tre anni
Calogero Cavalca
Sono rimasto esterrefatto dalle notizie apprese dal tg di italia1. Mi
vergogno in queste circostanze di essere italiano, allo stesso tempo mi
vergogno, però, di come si cerca, da parte di certi politici, di risolvere
queste situazioni, BISOGNA SOLO ATTUARE LE LEGGI IN VIGORE, non trovo giusto la
sospenzione di tutti i campionati di calcio,in questo modo si da più voce ai
delinquenti che alle prsone oneste. BISOGNA COLPIRE CHI PROVOCA LA GUERRIGLIA IN
MODO ESEMPLARE, non solo con le chiacchiere rilasciate davanti le telecamere.
Pantaleo Aragona
L'indignazione di tutta la giunta del Coni non serve a ridare la vita a tutte
quelle persone che, come Filippo, ieri sera, hanno perso la vita in uno stupido
stadio di calcio. Non serve neanche a far capire a quei tifosi che continuano a
fara guerriglia fuori e dentro lo stadio, che è IL CALCIO E' SOLO UN GIOCO!!!
Un gioco in cui può esserci un vinto e un vincitore, o nessuno dei due, e il
verdetto va accettato come le più crude delle verità. Lo stadio non è un
arena per dare sfogo alle rivalità culturali delle due antagoniste. Altrimenti
torniamo all'epoca dei romani e al posto dei cristiani e dei leoni, mettiamo i
tifosi delle due squadre......almeno non farebbero male a degli innocenti!!!!!!!
Io chiuderei il campionato oggi, forse una lezione del genere qualche neurone a
qualche ultras lo accenderebbe. In alcuni locali c'è scritto:" per colpa
di qualcuno non si fa credito a nessuno", beh per colpa d qualcuno.....in
questo caso, pagherebbero tutti i tifosi, anche quelli che come me si divertono
ad andare allo stadio, ma forse è una strada da tentare, a mio avviso, visto
che fino ad oggi non si è otenuto nulla con gli altri provvedimenti! Non
facciamo si che questa ennesima morte passi in osservato!!!! Io ho solo 24 anni,
non lo voglio un mondo del genere dove sport vuol dire MORTE!!!!!
Gisy
Ma perchè certa gente che si definisce "tifosi" non viene
rinchiusa in galera fino alla fine dei loro giorni? Che senso ha prenderli,
dargli una tiratina d'orecchie, e lasciarli andare? Bisognerebbe andarci con il
pugno di ferro, altro che metterli in mano ad avvocati che li fanno rilasciare
dopo quattro giorni! Non esiste la giustificazione che sono dei minorenni, che
sono dei disadattati, e via dicendo. Quando vanno allo stadio, sanno BENISSIMO
quello che fanno, e ci vanno apposta a farlo.
Franco
Quando dico che non si muore per caso intendo dire che c'è sempre un motivo
per gridare al mondo il marcio che è dentro ai giovani.Quello a cui abbiamo
assistito ieri e e nei giorni scorsi sulla violenza negli stadi e al di fuori di
essi non ha nulla a che vedere con l'essere uomini, i giovani sono diventati
delle bestie incontrollabili, perchè figli di una società e di una televisione
che propone solo orrori! Ma la colpa di tutto questo è da attribuire anche e
sopratutto ai loro genitori che crescono i figli come oggetti part-time. Sempre
più distratti dal benessere e dal lavoro rimangono ignari che i figli crescono
riversi nelle strade, e quando si accorgono di avere un figlio è solo perchè
il figlio gli ricorderà di comprarle i jeans firmati! Concludo mandando un
messaggio ai genitori: ascoltate i vostri figli ascoltate la loro voce, spesso
la loro è una supplica affinchè con il vostra aiuto non divengano dei mostri
come quelli che ieri si sono visti per le strade di Catania!
Tanino Giardina
Sono disgustata..è un o scempio..da siciliana e catanese provo un'immensa
vergogna per ciò che è accaduto ieri. La competizione tra due città è
ammissibile, ma quando questa fa emergere le cose belle, non la violenza. Ieri
doveva essere una giornata di festa, sia per la partita tra due squadre
siciliane pronte a riscattarsi, sia per la festa di Sant'Agata. Capisco però
che tutto ciò è troppo difficile da comprendere per i barbari che hanno
commesso questo..voglio sottolineare come non tutti i tifosi siciliani siano così
perchè il calcio deve essere una cosa bella, pulita e, soprattutto in questa
partita, sarebbe stato motivo di orgoglio per una terra troppe volte
bistrattata. Chiedo al presidente Pulvirenti di non abbandonare il Catania perchè
il calcio ha bisogno di gente forte e coraggiosa come lui, Catania ha bisogno di
lui non solo a livello calcistico, ma anche a livello umano per voltare pagina.
Il mio pensiero in questo momento va all'Ispettore Raciti morto da eroe a causa
di gente inqualificabile. Un altro mio pensiero è rivolto proprio a coloro che
hanno provocato tutto ciò: VERGOGNATEVI E CHIEDETE PERDONO!!
Sara
Non mi sembra giusto penalizzare tutti per la delinquenza di pochi. Perchè
non si condannano i colpevoli invece di lasciare tutti impuniti come sempre? Se
ci fossero condanne severissime per chi delinque con la certezza della pena non
ci sarebbe bisogno di fermare nulla e prendere decisioni inutili. Grazie
Claudio Rabboni
Provo un grande sconforto, tutti i provvedimenti che si possono prendere
penalizzerebbero la stragrande maggioranza di tifosi o sportivi che vorrebbero
solo vedere una competizione sportiva, però noi una cosa la potremmo fare:
boicottiamo l'industria del calcio, non giochiamo la schedina, non guardiamo le
partite in TV, lasciamo deserti tutti gli stadi. Uno sportivo indignato!
Daniele
Sono un poliziotto della Questura di Milano, papà di una bimba di 20 mesi,
al solo pensiero che mia figlia non mi dovesse veder rientrare a casa dopo aver
svolto il mio dovere in occasione di un incontro di calcio, mi fa rabbrividire.
Mi sento vicino alla famiglia dell'Ispettore Raciti. BASTA A "QUESTO"
CALCIO.
Gianluca Cavallo
Perchè un poliziotto che cercava solo di evitare che quella persone si
facessero male....ha dovuto perdere la vita al posto loro...io forse sarò
insensibile ...ma vorrei che i poliziotti potessero usare le pistole come quelle
persono possono usare delle bombe da lanciargli in faccia....provo un profondo
dolore per la famiglia di quell'uomo che per niente perché il calcio almeno per
me non è più niente...ha perso un marito un padre...scrivo queste parole
singhiozzando....e con le lacrime agli occhi....ho 18anni...e già non ne posso
più vorrei che il calcio....non esistesse..vorrei che quell'uomo possa tornare
a godersi la sua vita vorrei...vorrei tante cose....che in questo mondo di m....
fatto da noi.. e prima d tutti da me.. Perchè mi sento colpevole e vorrei che
tutti quelli che si sentono come me...decidessero d bloccare il calcio.....per
un bel pò....per quella famiglia per qui bambini...che per colpa d noi
tifosi...saranno costretti a vivere senza un padre...
Alessandro
Immaginare che lo stop alle partite abbia un qualsivoglia effetto credo sia
pura demagogia. Forse qualcuno crede alla redenzione!!! I delinquenti resteranno
tali con o senza calcio, invece chi vive onestamente deve subire da tutte le
parti. Certo la morte di un tutore dell'ordine è raccapricciante ma altrettanto
lo è stata quella del dirigente accompagnatore di quella squadra di dilettanti
ucciso durante un litigio, allora bisognava fermare qualcosa anche allora? E
quando stuprano la ragazza nei quartieri spagnoli bisogna fermare tutte le
attività sessuali? Si cura sempre l'effetto e non la causa. E a rimetterci sono
sempre gli onesti, quelli che non saprebbero fare del male ad una mosca, quelli
che ancora credono nei valori, ma così facendo la si dà vinta proprio a coloro
che, come in questo caso, non gliene può fregare di meno del calcio. L'autorità
si permette di decidere e noi obbediamo, ma se non fosse morto un poliziotto,
sarebbe stato uguale????????
Gennaro Pasquariello
Proprio domenica scorsa ho portato per la prima volta mia figlia di 6 anni
allo stadio. Ora mi rendo conto di averla in realtà portata 2 volte. La prima e
l'ultima.
Mauro
Pene severe senza indulti o condoni. Se no è la solita buffonata. Distinti
saluti
Gilberto Cuicchio
10, 100, 1000 volte grazie alle forze di polizia. Ai tifosi del catania dico
solo che devono avere vergogna, devo chiedere tutti scusa ai figli e alla moglie
del giovane colpito a morte dalla loro stupidità e violenza. Vergogna
Giuseppe
A mio avviso serve a poco sospendere per 1 o 2 anche 3 anni. Ci vogliono pene
piu severe non sulla carta ma con i fatti: GALERA GALERA GALERA trattarli da
delinquenti quali sono. Condoglianze per la famiglia di Filippo Raciti
Antonio