Una scelta delle frasi celebri di Papa Giovannni Paolo II
Sat April 2, 2005 9:25 PM GMT

CITTA' DEL VATICANO (Reuters) - Le frasi che seguono sono alcune di quelle memorabili pronunciate da Giovanni Paolo II - primo Papa non italiano dopo 455 anni - durante i suoi oltre 26 anni di pontificato.

"Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo" -- dal suo primo discorso pubblico dopo l'elezione il 16 ottobre 1978.

"Sono stato un operaio per quattro anni e per me quei quattro anni di lavoro sono valsi più di due lauree" -- parlando agli operai romani nel 1979.

"Quanti Papi da San Pietro sanno sciare? Risposta: Uno!" -- parlando ai giornalisti all'inizio del pontificato.

"E' più economico di un altro conclave" -- rispondendo alle critiche sul costo della costruzione di una piscina nella residenza papale estiva, per mantenersi in forma.

"Io sono un giovane di 83 anni" -- parlando ai giovani spagnoli a Madrid nel maggio 2003.

"Dovete conoscere la 'prigione' per apprezzare questa libertà" parlando ai giornalisti che lo seguono sulle montagne la prima estate in cui prende delle vacanze lontano dalla residenza papale di Castelgandolfo.

"Se voglio sapere qualcosa sulla mia salute, devo leggere i giornali" scherzando con i giornalisti nel 1998 durante il viaggio verso Cuba.

"Dicono che il Papa sta diventando vecchio e che non può camminare senza bastone, ma in un modo o nell'altro, girerò ancora. I miei capelli sono ancora intatti, e le cose non vanno male nemmeno per la mia testa. Dovrete dire di me non solo che ero il Papa, ma che sciavo e andavo in canoa, e chissà che altro. E anche che mi rompevo le gambe, ogni tanto" -- ai vescovi polacchi nel gennaio 1995.

"Dovete ammirare la mia fedeltà" -- punzecchiando lo staff medico dell'ospedale Gemelli di Roma, dove viene ricoverato per la sesta volta nel suo pontificato nel 1994 per la rottura di un femore.

"Mi stanno esaminando così tanto qui, anche organi che non sapevo che esistessero" parlando dalla finestra dell'ospedale durante il ricovero.

"Il Papa non può rimanere prigioniero del Vaticano. Io voglio andare da tutti... dai nomadi delle steppe ai monaci e alle suore nei conventi... voglio attraversare la soglia di ogni casa" -- parlando ai giornalisti all'inizio del pontificato.

IL COMUNISMO E LA SUA CADUTA

"Non è la volontà di Cristo che questo Papa, questo Papa slavo, manifesti in questo preciso momento l'unità spirituale dell'Europa?" -- durante la visita in Polonia nel 1979.

"Il regime militare esiste da Dicembre, la Madonna di Cestocova da 600 anni" raccomandando ai pellegrini polacchi di non perdere la fede dopo la legge marziale nel 1981.

SUL CAPITALISMO

"La legge del profitto non può essere suprema" -- parlando del commercio di armi internazionale a Verona, nel 1988.

SULLA GUERRA E LA PACE

"Niente si risolve con la guerra, al contrario, tutto è messo in pericolo con la guerra" -- dal suo messaggio per la Giornata della pace nel 1994.

"Preghiamo per le vittime oggi, possano riposare in pace, e possa Dio mostrare misericordia e perdono per gli autori di questo orribile attacco terroristico" -- parlando nel primo anniversario degli attentati dell'11 settembre agli Stati Uniti.

"No alla guerra! La guerra non è sempre inevitabile. E' sempre una sconfitta per l'umanità" ai diplomatici il 13 gennaio 2003, prima della guerra in Iraq.

"Mai più violenza! Mai più guerra! Mai più terrorismo! In nome di Dio, possa ogni religione portare sulla terra giustizia e pace, perdono e vita. Amore" -- da un discorso in un incontro speciale per la pace ad Assisi nel 2002, dopo gli attentati dell'11 settembre contro gli Stati Uniti.

SUI DIRITTI UMANI

"Quando parlo in difesa dei diritti umani, soprattutto della libertà di religione, non accuso nessun Paese. Se, a volte, alcune autorità si sentono attaccate, è forse perché si sentono colpevoli" -- dopo avere parlato a difesa dei rifugiati dopo una visita in un campo di rifugiati in Thailandia.

"Dio una volta ha detto 'Non uccidere'. Nessun gruppo umano, mafia o che altro, può calpestare la più sacra legge di Dio. Nel nome della crocifissione e della resurrezione... convertitevi. Un giorno, il giudizio di Dio arriverà" -- denunciando la mafia durante un viaggio in Sicilia nel 1993.

SULLE ALTRE RELIGIONI

"Cristiani e musulmani - generalmente ci siamo fraintesi. A volte in passato ci siamo opposti gli uni agli altri con polemiche e guerre interminabili. Credo che Dio oggi ci stia chiedendo di modificare le nostre vecchie abitudini" -- durante una visita in Marocco, a Casablanca, nel 1985.

"Siete i nostri amati fratelli, e in un certo senso si può dire che siate i nostri fratelli maggiori" -- rivolgendosi agli ebrei durante la storica visita alla sinagoga di Roma, nel 1986.

"Non è mai stato cristiano e non ha mai preteso di esserlo, ma ho imparato molto da lui. I cristiani dovrebbero imparare da lui come essere cristiani. Ho imparato molto da lui e non mi vergogno a dirlo" -- parlando del Mahatma Ghandi dopo aver pregato alla sua memoria durante una visita in India nel 1986.

"Ancora oggi Auschwitz non smette di ammonirci, di ricordarci che l'antisemitismo è un grave peccato contro l'umanità, che ogni odio razziale porta inevitabilmente a calpestare la dignità umana" -- parlando del campo di sterminio nel suo libro "Varcare la soglia della speranza", del 1994.

SUGLI SCANDALI SESSUALI USA

"La gente ha bisogno di sapere che non ci sono luoghi nel sacerdozio e nella vita religiosa che possano danneggiare i giovani" ai cardinali americani ad un meeting nell'aprile 2002 sullo scandalo pedofilia che coinvolse il clero Usa.

SULLE DONNE

"Dichiaro che la Chiesa non ha nessuna autorità per conferire il sacerdozio alle donne e che questo giudizio sarà mantenuto fino alla fine da tutti i fedeli della Chiesa" dalla lettera nel 1994 dove conferma il bando al sacerdozio femminile.

SULL'ABORTO

"Una nazione che uccide i suoi figli non ha futuro" dichiarazione del 1996, quando il parlamento polacco era dominato da ex comunisti che volevano rendere nuovamente gratuito l'aborto. La liberalizzazione fallì con la bocciatura da parte della Corte costituzionale.

IL SUO MINISTERO

"Non è possibile per noi evitare tutte le critiche né è possibile piacere a tutti. Siamo umilmente convinti che Dio è con noi nel nostro ministero di verità e che non ci ha dato uno spirito di timidezza" in un viaggio nel 1979 negli Stati Uniti.

"Mentre attraversiamo la soglia del nuovo anno, mi piacerebbe bussare alla porta di ogni casa, per portare a tutti i miei auguri" -- alla folla di 130mila persone in piazza San Pietro a mezzanotte, il 31 dicembre 1999.

"Non è mai stato facile accettare l'insegnamento Gospel nella sua interezza e non lo sarà mai" -- parlando ai cattolici americani durante un viaggio negli Stati Uniti nel 1987.

"Odio dover andare" -- al termine del suo ultimo viaggio in Polonia, il 19 agosto 2002.