QUANTA IPOCRISIA E’ PRESENTE NELLA GUERRA CONTRO L’IRAQ !!!
Il principale motivo addotto dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e da altri paesi (anche europei), loro diretti o indiretti alleati, per attaccare l’Iraq era solo la liberazione del paese dal dispotismo di Saddam Hussein.
In
questi ultimi giorni la “verità” sull’attacco si è drammaticamente
rivelata così come alcuni esperti
avevano affermato prima dello scoppio della guerra.
Gli
Americani hanno chiaramente detto agli Inglesi che, dopo la destituzione del
dittatore iracheno, manderanno un loro “Governatore” in Iraq per stabilizzare
il paese. Non è ancora chiaro se egli sarà a capo di truppe alleate o inviate
dall’ONU, per eliminare le ultime resistenze, ma sicuramente servirà agli Stati
Uniti e ai paesi ad essi alleati per la spartizione dei molteplici interessi
economici basati sugli “attivi” che scaturiranno non solo dalla ricostruzione
del paese, ma anche dalla fruizione di tutti i pozzi petroliferi.
A
sostegno di queste affermazioni è la dura risposta data dai vertici americani a
Blair quando si è discusso del dopo Saddam Hussein. Essi affermavano che certamente non avrebbero permesso alla
Francia (che sin dall’inizio si è mostrata contraria al conflitto) di
interferire nella suddivisione degli appalti per la ricostruzione dell’Iraq,
anche per “rispetto” di tanti soldati americani e inglesi morti nella guerra.
Essa è stata quindi preparata ed attuata non solo per riportare la democrazia
in quel paese, ma anche per motivi prettamente “economici”. D’altro canto è
risaputo che una buona parte dell’economia americana è militarizzata, basata
quindi su rinnovi periodici di armamenti ed era anche necessaria nuova “linfa”
per poterla migliorare a discapito di tante migliaia di vittime innocenti.
Potrebbe essere perfino di aiuto per tante aziende anglo-americane ed europee
per una insperata ripresa. Di rimando la guerra, come anche affermato dal Santo
Padre GIOVANNI PAOLO II, creerà un odio insanabile tra musulmani e cristiani,
tra mondo orientale ed occidentale, con un fortissimo incremento di azioni
terroristiche, anche suicide.
Purtroppo
il mondo appartiene ai più forti ed è preminente in loro il desiderio di
arricchimento economico e il loro disinteresse per la civile convivenza degli
stranieri.
Oggi
è toccato all’Iraq, e domani…….
Sampognaro Giuseppe.
Redatto e pubblicato il 31 Marzo
2003
N.B) Il responsabile del sito
attende altri simili articoli che potrà pubblicare su richiesta.