SITUAZIONE  IDRICA IN CONTRADA CUGNI-STALLAINI – DIRITTI GRAVEMENTE CALPESTATI DAL COMUNE DI NOTO(SR)

 

La meravigliosa contrada Cugni-Stallaini si estende per tutta la lunghezza della Strada Provinciale 73 che collega Cassibile con Canicattini Bagni in Provincia di Siracusa. Pur essendo confinante con i territori di Canicattini Bagni e di Siracusa, risulta essere territorio di Noto dal cui comune dista circa 30 km. Per questo motivo è stato, e continua ad essere, abbandonata dal suo comune di appartenenza.

Gli abitanti della contrada pagano annualmente decine di migliaia di euro per ICI, IRPEF ed OPERE DI URBANIZZAZIONE al Comune di Noto ma nessuna di esse è stata mai eseguita.

La stessa elettrificazione fu eseguita dallo Stato solo su pressante intervento della popolazione sui Politici di allora, ma senza il minimo interessamento del Comune di Noto.

Lo Stato dovrebbe trasferire i territori da un comune ad un altro quando vi è totale disinteressamento del comune sulle zone di sua pertinenza.

Per quanto riguarda la SITUAZIONE IDRICA i cittadini della contrada si sono arrangiati o costruendo cisterne per l’accumulo dell’acqua piovana, o riuscendo a fare una trivellazione ma trovando alla profondità di oltre 150 metri una quantità irrisoria del prezioso liquido e quasi sempre perdendo la vena dopo alcuni anni, oppure ricorrendo a Camionisti ai quali pagare profumatamente il liquido indispensabile per la sopravvivenza. In questi ultimi anni si è ricorso, per le poche piogge e per gli inconvenienti prima citati nelle trivellazioni, sempre di più ai privati camionisti.

Dal mese di Agosto 2005 tutti i camionisti hanno cessato la loro attività di approvvigionamento idrico della contrada o per raggiunti limiti di età, o per malattia o per altre cause. Pertanto la situazione idrica è diventata DRAMMATICA: Le cisterne sono vuote, decine di migliaia di alberelli di ulivo rischiano di seccare, gli imprenditori agricoli e turistici e gli allevatori rischiano di chiudere le loro attività.  Altri imprenditori turistici, che volevano creare nella zona nuovi insediamenti o villaggi turistici, stanno pensando di ritirarsi.

La popolazione di Contrada Cugni-Stallaini, avendo constatato che il Comune di Noto ha fatto capire da tempo che non vuole eseguire alcuna Opera di Urbanizzazione nella zona, chiede al Presidente della Provincia se attraverso una istanza a Organi Superiori dello Stato, o alla Regione Siciliana, le Competenze Territoriali possano essere trasferiti  dal Comune di Noto(distante mediamente 30 km dalla contrada) ad un altro comune più vicino (ad esempio Canicattini Bagni). Per quanto sopra invochiamo  le Autorità ad intervenire, o sul Comune di Noto,che non intende eseguire alcuna opera di urbanizzazione nella zona, oppure sull’ATO8 affinchè storni una parte della somma che lo Stato ha finanziato da qualche mese per investimenti in infrastrutture idriche nella Provincia di Siracusa (21 milioni di euro) e della quale neanche un centesimo è destinata ai territori di Noto(non essendo stata richiesta dal relativo Comune) per la costruzione di una trivellazione e successiva conduttura che porti l’acqua lungo la SP 73. Desideriamo quindi che venga attuata nella nostra Contrada la Legge 36 del 1994, denominata Legge Galli, creata anche  per l’approvvigionamento idrico delle zone d’Italia ove manca ancora l’acquedotto. Siamo infine decisamente favorevoli alla Legge 183 del 1989 creata per la Difesa del Suolo, perché non vogliamo che i cittadini, esasperati per la mancanza d’acqua, decidano, in modo selvaggio, di fare numerose trivellazioni nei loro terreni. I cittadini di Contrada Cugni-Stallaini vorrebbero sapere dal Comune di Noto dove sono andate a finire le grosse some da loro versate per le Opere di Urbanizzazione che non sono mai state eseguite nella loro zona.

 

Contrada Cugni-Stallaini  8 Gennaio 2006

 

Il portavoce dei cittadini di Contrada Cugni-Stallaini

Prof. Sampognaro Giuseppe.