PROBLEMI DI
SCELTA O DI DECISIONE +
IL
PROBLEMA DELLE SCORTE (SCELTAPR)
a cura
del Prof.Sampognaro Giuseppe
Si definisce PROBLEMA DI SCELTA O DI DECISIONE ogni
problema atto ad OTTIMIZZARE una funzione economica.
Di regola la FUNZIONE ECONOMICA e' data da una FUNZIONE
PROFITTO oppure da una FUNZIONE COSTI.La FUNZIONE PROFITTO si ottimizza
cercando di essa il MASSIMO valore.La FUNZIONE COSTO si ottimizza cercando di
essa il MINIMO valore.
Ogni PROBLEMA DI SCELTA puo' dipendere da 1 o piu'
variabili.
Ogni VARIABILE detta DI AZIONE assume valori di regola
VINCOLATI a restrizioni dati da segni,o disponibilita' di risorse,o
disponibilita' di magazzino,o disponibilita' di richieste di mercato.
In funzione delle CONSEGUENZE i PROBLEMI DI SCELTA si
distinguono in:
1)PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA se i dati e
le conseguenze vengono stabiliti a priori(subito);
2)PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA quando
possono subentrare nei dati VARIABILI CASUALI determinabili da relative
probabilita'.
In funzione dell'INTERVALLO DI TEMPO ESISTENTE TRA IL
MOMENTO DELLA DECISIONE E QUELLO DELLA REALIZZAZIONE i PROBLEMI DI SCELTA si
distinguono in:
A)PROBLEMI DI SCELTA CON EFFETTI IMMEDIATI
B)PROBLEMI DI SCELTA CON EFFETTI DIFFERITI
Si esamineranno ora distintamente tutti i vari casi che si
possono presentare per tutti i PROBLEMI DI SCELTA
1A)PROBLEMI
DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA CON
EFFETTI
IMMEDIATI
Si possono presentare i seguenti piu' importanti 2
sottocasi:
a)PROBLEMI DI
SCELTA nel caso continuo
b)PROBLEMI DI
SCELTA fra 2 o piu' alternative
a)PROBLEMI DI SCELTA nel caso continuo
In questo caso si devono cercare i massimi o minimi di una
funzione ad 1 variabile con relativa rappresentazione grafica.
Per poter scrivere l'equazione della funzione bisogna
studiare inizialmente i PROBLEMI DI APPLICAZIONE DELL'ANALISI ALL'ECONOMIA
nella tesina relativa.
Ricordare a proposito che
1)La FUNZIONE PROFITTO e' data dalla differenza tra
FUNZIONE RICAVI-FUNZIONE COSTI ovvero che Z(x)=R(x)-C(x)
2)Dalla FUNZIONE DOMANDA
si ricava la FUNZIONE PREZZI ovvero che da x=n-a*p si ricava p=(n-x)/a
dove x e' la domanda(quantita' dei beni richiesta dal mercato) mentre p e' il
prezzo.
3)Se viene data la FUNZIONE RICAVI y=R(x) oppure la
FUNZIONE PROFITTO y=Z(x),di queste funzioni si deve cercare il MASSIMO
4)Se viene data la FUNZIONE COSTI y=C(x),di questa
funzione si deve cercare il MINIMO.
Le funzioni suddette sono generalmente date da una
FUNZIONE PARABOLICA (di cui si cerchera' il vertice che risultera' il MASSIMO o
MINIMO richiesto)
Piu' raramente le funzioni suddette sono date da FUNZIONI
LINEARI e da FUNZIONI RAZIONALI INTERE.
Si puo' anche richiedere la FUNZIONE COSTO UNITARIO che
risultera' essere il rapporto tra la FUNZIONE COSTI e la quantita' x ovvero
FUNZIONE COSTO UNITARIO=C(x)/x.
Dopo aver individuato il MASSIMO o MINIMO ricordare che
per trovare il valore del MASSIMO RICAVO,o il valore del MASSIMO PROFITTO o il
valore del MINIMO COSTO si deve sostituire il valore trovato nella FUNZIONE
relativa.
b)PROBLEMI
DI SCELTA fra 2 o piu' alternative
Questi PROBLEMI DI SCELTA differiscono dai precedenti
poiche' si devono in essi confrontare piu' FUNZIONI ECONOMICHE della stessa
specie e definire,su intervalli particolari della variabile indipendente,quale
FUNZIONE ECONOMICA e' da preferire>
Poniamo il caso di avere trovato 3 FUNZIONI PROFITTO.
Poniamo di averle rappresentate e di avere trovato anche i
loro punti di intersezione con i relativi sistemi.
Siano y=Z1(x);y=Z2(x);y=Z3(x) le tre FUNZIONI PROFITTO
Sia x1 l'intersezione di y=Z1(x) e y=Z2(x);
Sia x2 l'intersezione di y=Z2(x) e y=Z3(x);
Poniamo che risulta x1<x2 ;
Poniamo anche che Z1(x)>Z2(x)>Z3(x) in 0<x<x1
""""
""" ""
Z2(x)>Z3(x)>Z1(x) in x1<x<x2
""""
""" ""
Z3(x)>Z2(x)>Z1(x) in x>x2
In questo esempio possiamo affermare che e' conveniente
utilizzare la FUNZIONE PROFITTO Z1(x) nell'intervallo 0<x<x1
"""""
""""
Z2(x) """""""""" x1<x<x2
"""""
""""
Z3(x) """""""""" x>x2
E' logico che avverra' il contrario in presenza di
FUNZIONI COSTO
1B)PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA
CON
EFFETTI DIFFERITI
Si possono presentare i seguenti piu' importanti
sottocasi:
a)Criterio
dell'attualizzazione
b)Criterio del
tasso effettivo d'impiego
Dai 2 sottocasi scritti si intuisce che si deve riprendere
la MATEMATICA FINANZIARIA studiata al quarto anno e della quale si riportano le
FORMULE PIU' IMPORTANTI che servono in questa circostanza:
=================
INTERESSE CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE I=C*i*t
MONTANTE CAPITALIZZAZIONE SEMPLICE M=C*(1+i*t)
VALORE ATTUALE (RAZIONALE) CAPITALIZZ.SEMPLICE C=M/(1+i*t)
VALORE ATTUALE CAPITALIZZ.COMMERCIALE C=M*(1-d*t)
MONTANTE CAPITALIZZ.COMPOSTA M=C*(1+i)^n=C*un
VALORE ATTUALE CAPITALIZZ.COMPOSTA C=M*(1+i)^(-n)=M*vn
MONTANTE RENDITA POSTICIPATA M=R*s[n/i]
MONTANTE RENDITA ANTICIPATA M=R*s[n/i]*(1+i)
VALORE ATTUALE RENDITA POSTICIPATA A=R*a[n/i]
VALORE ATTUALE RENDITA ANTICIPATA A=R*a[n/i]*(1+i)
VALORE ATTUALE RENDITA PERPETUA POST. A=R/i
VALORE ATTUALE RENDITA PERPETUA ANT. A=(R/i)*(1+i)
Legenda: C=capitale;i=tasso relativo decimale;t=tempo
relativo decimale;d=tasso commerciale relativo decimale
Ricordare anche che s[n/i]=[(1+i)^n - 1]/i
a[n/i]=[1 - (1+i)^(-n)]/i
Ricordare anche le formule dei tassi equivalenti:
i=Radice
ennesima(in+1) -1
in=(1+i)^n -1
jn=in*n
dove leggasi i=tasso effettivo annuo;in=tasso frazionato n
volte nell'anno;jn=tasso convertibile n volte nell'anno
=====================
a)CRITERIO DELL'ATTUALIZZAZIONE
Poniamo di dover decidere su un investimento o su una
somma di cui si dispone o sull'acquisto di un determinato bene avente un certo
costo.
La logica ci porta a decidere in quale modo piu'
conveniente e' necessario attuare l'investimento.
Per capire meglio l'argomento facciamo un esempio pratico:
Desideriamo acquistare un appartamento del costo di L
60.000.000
Ci vengono offerte 3 alternative:
1)Acquisto in contanti
2)Versamento immediato della terza parte e il resto con 10
rate annue posticipate di L 6.000.000 al tasso annuo del 8%
3)Nessun anticipo e versamento di 15 rate annue anticipate
di
L 7.000.000 al
tasso annuo del 8%
Il nostro compito e' calcolare l'investimento piu'
conveniente ovvero constatare con quale dei tre metodi l'appartamento ci viene
a costare di meno.
Analizzo allora distintamente i 3 casi:
1)Con il versamento in contanti l'immobile costa L
60.000.000
2)Il versamento immediato della terza parte e' di L
20.000.000;
Il valore attuale
della rendita posticipata risulta essere uguale ad A=R*a[n/i]=6.000.000*a[10/8%]=6.000.000*6,71008=40.260.480
Di conseguenza con l'alternativa 2 l'immobile ci costa
L
20.000.000+40.260.480=L 60.260.480
3)Il versamento di 15 rate di L 7.000.000 con rendita
anticipata porta al valore attuale A=7.000.000*a[15/8%]*(1+8%)=7.000.000*8,55947*1,008=60.395.620
Da tali risultati scaturisce che conviene l'alternativa 1)
ovvero che conviene comprare l'immobile in contanti.Notare che si puo'
verificare che se il tasso fosse dle 12% converrebbe l'alternativa 3.
b)CRITERIO DEL TASSO EFFETTIVO D'IMPIEGO
Anche in questo caso si presentano 2 o piu' alternative
per investire una certa somma o per acquistare un certo bene avente un
determinato costo.
Si procede eseguendo i seguenti passaggi:
1)Si calcolano i valori attuali delle due o piu'
alternative in modo distinto
2)Si uguaglia ciascun valore attuale al valore attuale
dell'investimento
3)Si risolvono le 2 o piu' equazioni che si vengono a
trovare nell'incognita i (tasso effettivo dell'impiego)
4)Il valore minore del tasso porta a stabilire quale e' la
alternativa migliore
N.B)Di regola nella risoluzione si devono risolvere
equazioni trinomie nell'incognita 1+i.E' conveniente porre (1+i)^n=x.
Inoltre,se sono presenti rendite,si devono ricordare le
formule relative ad s[n/i] e ad a[n/i]
2
A/B)PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA
ED
EFFETTI IMMEDIATI E DIFFERITI
In questi problemi sono presenti delle grandezze che
assumono valori che non si possono predeterminare ma che dipendono dal
verificarsi dell'evento considerato in funzione di una certa probabilita'.Tali
eventi aleatori(o casuali)sono incompatibili a 2 a 2 e la loro somma
logica(probabilita' totale) risulta essere l'evento certo al quale si tende per
avere la certezza di riuscita del problema.Esisteranno quindi un certo numero
di ALTERNATIVE che chiameremo A1,A2,...An e degli EVENTI che chiameremo
E1,E2,...Em.
Tali EVENTI sono generalmente associati a rispettive
PROBABILITA' che chiameremo P1,P2,...Pm.In funzione di una ALTERNATIVA
corrisponderanno m EVENTI con m relative PROBABILITA'.
Si possono presentare 2 tipi di problemi in condizioni di
incertezza con effetti immediati(caso a e caso b) e 1 tipo di problema in
condizioni di incertezza con effetti differiti(caso c)
a)CRITERIO
DEL VALOR MEDIO
Siano E1,E2,...Em gli EVENTI associati alle probabilita'
P1,P2,..Pm.Siano A1,A2,...An le alternative.L'alternativa A1 e' associata
all'Evento E1 dalla grandezza a11;la stessa alternativa e' associata all'EVENTO
2 dalla grandezza a21 etc.Si viene cosi' a formare una matrice di grandezze aik
dove l'indice i si riferisce all'EVENTO mentre l'indice k si riferisce
all'ALTERNATIVA.
Il CRITERIO DEL VALOR MEDIO (o della speranza matematica)
consiste nel calcolare,per ogni alternativa,il valor medio dei risultati dati
dalla SOMMATORIA dei prodotti dati dalla formula:
$(aik*pi)
Si scegliera' quindi il valore maggiore se se cerca il
profitto o guadagno o ricavo massimo e viceversa si scegliera' il valore minore
se si cerca un costo minimo.
Per chiarire meglio l'argomento si presenta un semplice
esempio:
Per la produzione di un bene un'industria puo' seguire 2
processi produttivi che comportano costi diversi.
Le due alternative sono:
A1)Spese fisse di L 500.000 e costo di L 800 per ogni
pezzo prodotto
A2)Spese fisse di L 100.000 e due costi supplementari di L
1000 per ogni pezzo prodotto e un costo di manutenzione pari al 5% del quadrato
delle quantita' prodotte.
Il bene e' venduto a L 2.000 al pezzo.
Sappiamo anche che le quantita' vendute sono
aleatorie(casuali) ed hanno le relative probabilita':
Quantita'-->
500 1.000 1.500 2.000 2.500
Probabilita'--> 0,10
0,25 0,30 0,20
0,15
Si chiede quale risulta il processo produttivo piu'
conveniente.
Innanzitutto dal testo si comprende (processo produttivo
piu' conveniente) che si deve calcolare,per ogni alternativa,la FUNZIONE
PROFITTO=FUNZIONE RICAVO - FUNZIONE COSTI e quindi per l'alternativa A1 risulta
Z=2.000*X-800*X-500.000=1.200*X-500.000
Per l'alternativa A2)
Z=2.000*X-1.000*X-0,05*X^2-100.000=1.000*x-0,05*X^2-100.000
In base a queste funzioni si costruisce la seguente
tabella:
Quantita' Alternative Probabilita'
A1 A2
500 100000
387500 0,10
1000 700000
850000 0,25
1500 1300000 1287000 0,30
2000 1900000 1700000 0,20
2500 2500000 2087500 0,15
Per l'alternativa A1 il VALOR MEDIO risulta
M(A1)=100000*0,10+...+2500000*0,15=1330000
Per l'alternativa A2 il VALOR MEDIO risulta
M(A2)=387500*0,10+...+2087500*0,15=1290625
Di conseguenza il processo produttivo piu' conveniente e'
dato dall'alternativa A1.
b)CRITERIO
DEL MAXIMIN o DEL MINIMAX detto anche
CRITERIO
DEL PESSIMISTA
Risulta essere un criterio molto semplice seppur molto
discutibile.
Si svolge un problema con il criterio del valor medio e
quindi,se si deve cercare un massimo profitto o ricavo o guadagno,si vanno a cercare
i MINImi valori trovati per le due alternative per una determinata
quantita'.Nel caso dell'esercizio precedente si considera la quantita' 500 con
100000 in A1 e 387500 in A2.Si accetta quindi il MAX valore che e' 387500 e
quindi conviene con tale criterio l'alternativa A2.
Nel caso che si doveva calcolare un MINImo costo si
prendevano i MAXI valori e di essi si prendeva il MINImo.
c)PROBLEMI
DI SCELTA IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA ED EFFETTI DIFFERITI
Risultano essere problemi molto simili a quelli in
condizioni di certezza con effetti differiti solo che i ricavi o i costi
dipendono da variabili casuali e quindi sono anche da considerare relative
probabilita'
Si presenta un esempio che chiarisce quanto detto:
Si vuole investire il capitale di L 16.000.000 e si puo'
scegliere tra le due alternative:
A1)Ricavo tra 2 anni di L 15.000.000 certe e fra 4 anni L
15.000.000 con probabilita' del 70% oppure L 25.000.000 con probabilita' del
30%.
A2)Ricavo per 4 anni rate di L 10.000.000 posticipate con
probabilita' del 40% oppure rate di L 7.000.000 con probabilita' del 60%.
Si chiede l'operazione piu' conveniente al tasso del 9%
Le 2 probabilita' determinano una somma logica di due
eventi (si noti il termine <oppure>)
Per l'alternativa A1 si avra':
15000000*1,09^(-2)+15000000*1,09^(-4)*0,7+25000000*1,09^(-4)*0,3-16000000=9376854(GUADAGNO
EFFETTIVO)
Per l'alternativa A2 si avra':
10000000*a[4/0,09]*0,4+7000000*a[4/0,09]*0,6-16000000=10565703(GUADAGNO
EFFETTIVO)
Di conseguenza l'investimento migliore e' dato
dall'alternativa A2
PROBLEMA
DELLE SCORTE
Un problema molto importante per le imprese e' quello
delle scorte in magazzino.
Necessita allora trovare un procedimento valido affinche'
l'impresa possa definire una quantita'
di merce da ordinare
ogni volta per non avere la stessa in eccesso e neanche in
difetto.
Il metodo migliore e' il seguente:
1)Determinare una quantita' di merce necessaria per un
dato intervallo di tempo che chiameremo Q
2)Definire la spesa fissa per ogni ordinazione che
chiameremo S
3)Definire la Capienza del magazzino che chiameremo C
4)Riportare tutte le grandezze a un ben determinato
periodo attraverso semplici equivalenze(ovvero tutte le grandezze devono essere
riferite o all'anno,o al semestre etc)
Co queste premesse si puo' dire che per essere ottimale
l'ordinazione si deve cercare il minimo della funzione costi espressa dalla
funzione:
y=S * (Q/x) + s
* (x/2) con il vincolo 0<x<=C
Stare attenti al fatto che se il risultato minimo di x
supera il valore di C (Capienza del Magazzino) allora conviene ordinare volta
per volta C quantita'.