CONSEGUENZE DELL’ARTICOLO
“DIETRO LE QUINTE DEL TERRORISMO”
Esempi eclatanti
sulle conseguenze dell’articolo, pubblicato precedentemente, dal titolo “Dietro
le quinte del terrorismo” si possono riscontrare nella storia di molte specie
umane, già estinte o in fase di estinzione.
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Tra questi popoli spiccano gli INDIANI che,
sin dalla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, sono stati
combattuti e spinti in poche riserve da tutti gli Americani. Dopo le guerriglie
iniziate subito dopo la scoperta del Continente Americano, esse
divennero più cruenti nei secoli XVII e XVIII. Divennero estremamente micidiali dopo la formazione degli Stati Uniti
e proprio nel secolo XIX gli Indiani furono decimati con paurosi massacri e
quasi annientati.
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Un altro popolo che è in fase di estinzione è quello degli ABORIGENI AUSTRALIANI che, dopo
le guerriglie con gli Inglesi e con gli altri popoli che hanno colonizzato il
loro continente,sono stati costretti oggi a vivere solo nell’entroterra
dell’Australia e a condurre un’esistenza ancora a livello primitivo dedicandosi
alla caccia del canguro con il giavellotto o il boomerang e mangiando radici e
tuberi.
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Anche
i PIGMEI, che abitano alcune zone interne dell’Africa, sono stati combattuti e
quasi annientati da popoli occidentali e molto più forti di loro. Attualmente vi sono anche loro nemici che si cibano della
loro carne.
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Altre popolazioni del mondo sono in fase di estinzione perché cacciati dalle loro terre da stirpi
ricche e bene armate. Tra queste vi sono gli Esquimesi, i Tibetani,
popolazioni della Siberia scacciati dagli Zar, etc.etc.
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COMPORTAMENTO DEI POPOLI
OPPRESSI
I Popoli oppressi, dopo
essere stati cacciati dalle loro terre e rubati delle loro ricchezze, in relazione al loro carattere, decidono di comportarsi
secondo uno dei modi seguenti:
1.
Si ritirano in luoghi sperduti ed aridi e
cercano di sopravvivere ma rischiano di estinguersi definitivamente (vedi Indiani
Pellirosse, Pigmei ed Aborigeni australiani);
2.
Cercano di lottare con guerriglie il
proprio nemico soccombendo sempre di più;
3.
Attraverso l’aiuto di uomini
disonesti, ma molto facoltosi, organizzano azioni suicide sviluppando il
terrorismo sia nei loro precedenti territori o nei paesi d’origine dei loro
oppressori o alleati degli oppressori ( vedi le azioni terroristiche avvenute a
Newyork l’11 settembre del 2002 e quella di Madrid
dell’11 marzo del 2004 ).
COME DOVREBBERO COMPORTARSI I GOVERNANTI DEI PAESI
RITENUTI OPPRESSORI PER EVITARE LE AZIONI DI TERRORISMO
Secondo alcuni Antropologi di
fama mondiale e secondo alcuni Funzionari dell’ONU i Governanti dei Paesi
ritenuti oppressori dovrebbero certamente ricercare e combattere i terroristi
presenti nei loro territori, ma dovrebbero anche, e con massima convinzione,
ricercare una BIUNIVOCA COLLABORAZIONE e quindi un DIALOGO affinché non solo si capissero le cause del terrorismo
ma anche si cercasse di combattere la fame nei paesi
oppressi e sottosviluppati.
Purtroppo ciò risulta solo una chimera perché i Governanti ricchi hanno
sempre e solo ricercato ricchezze a discapito dei paesi poveri ed affamati !!!
In questo modo il terrorismo
non solo non sarà sconfitto ma creerà lutti sempre più nefasti.
Lo scrivente appoggia
completamente quanto espresso e desiderato dagli Antropologi perché è
fermamente convinto che
Giuseppe Prof.
Sampognaro.