UN ARTICOLO GIORNALISTICO DEL CORRIERE DELLA SERA CHE FA MEDITARE PROFONDAMENTE
AD ESSO SEGUE UNA AMARA CONSIDERAZIONE DELL'AUTORE DEL SITO
ROMA — L'indagine Ocse- Pisa 2006, che ha visto i nostri quindicenni
piazzarsi agli ultimi posti nella graduatoria internazionale relativa alla
cultura scientifica, non risparmia neppure i prof. Gli stessi test sono stati
infatti proposti dal settimanale Panorama a un campione di 100 docenti di
Scienze delle medie e superiori con risultati non molto diversi. Se la maggior
parte dei nostri quindicenni non ha saputo rispondere alla domanda: perché si
alternano giorno e notte, non pochi insegnanti di Scienze si sono trovati in
difficoltà di fronte alla domanda: «Perché la fermentazione fa lievitare la
pasta?». Pisa-Ocse, la vendetta: ovvero i professori di Scienze non sempre
sanno rispondere alle domande destinate ai propri allievi quindicenni.
Il settimanale ha selezionato cinque test dal questionario Pisa-Ocse 2006 che
ha coinvolto un campione di oltre 400 mila studenti quindicenni di 57 Paesi
e li ha proposti ai professori che avrebbero dovuto mettere i ragazzi in
condizione di rispondere ai quesiti. I risultati sono stati sorprendenti. Per
esempio, alla domanda «Perché la fermentazione fa lievitare la pasta? »,
appunto, ha risposto correttamente, scegliendo l'unica opzione giusta sulle
quattro proposte, solo il 36 per cento degli intervistati: «La pasta lievita
perché si produce un gas, il biossido di carbonio ». Per tre domande le
percentuali di risposte esatte sono state inferiori al 40 per cento. Inoltre, in
due casi su cinque le percentuali di risposte esatte dei docenti delle medie
inferiori sono state più alte di quelle dei loro colleghi delle superiori. «Stiamo
lavorando su un piano di aggiornamento degli insegnanti», è il laconico
commento del ministro Fioroni, che proprio in seguito ai risultati dell'indagine
Ocse-Pisa 2006 ha deciso di varare un piano di emergenza.
L'inchiesta di «Panorama» non stupisce il presidente dell'associazione
nazionale dei presidi, Giorgio Rembado. «La selezione del personale
attraverso i concorsi — spiega — è sparita dagli orizzonti della scuola da
moltissimi anni». «La maggior parte degli attuali insegnanti — continua
Rembado — sono entrati attraverso lo scorrimento delle graduatorie per
supplenti, ovvero per anzianità. E l'anzianità non è mai un buon criterio di
selezione». «Fino a quando non avremo la possibilità di selezionare i docenti
attraverso le competenze disciplinari e didattiche — conclude Rembado — non
avremo la certezza di poter contare su un buon corpo docente». «Non penso che
gli insegnanti di scienze siano così ignoranti — protesta Anna Pascucci,
presidente dell'associazione nazionale dei docenti di Scienze naturali —. In
queste statistiche non si sa mai chi sono le persone intervistate e che cosa si
vuole sondare. Penso che si stiano amplificando dei dati sulla cui validità
bisognerebbe riflettere ». «I docenti di Scienze — conclude Anna Pascucci
— non sono ignoranti. Certamente hanno poco tempo per aggiornarsi: solo cinque
giorni l'anno».
Giulio Benedetti
04 gennaio 2008
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AMARA CONSIDERAZIONE
Quanto è riportato nel precedente articolo fotografa perfettamente la vera situazione della didattica nella nostra scuola italiana.
Nel trattato sul DIALOGO TRA LE COMPONENTI SCOLASTICHE, presente nel Portale www.sampognaro.it , sezione Scuola, vengono in buona parte riportati i motivi del fallimento dell'attuale didattica nelle nostre scuole. Una buona parte di Docenti, e non solo di Scienze, rifiuta qualsiasi tipo di aggiornamento del proprio metodo didattico e, in generale, i corsi psico-pedagogici. Sicuri della loro "altissima" preparazione culturale si presentano agli Alunni e, in pochi minuti, spiegano loro, perfino dalla Cattedra, una Unità Didattica, disinteressandosi dell'avvenuta acquisizione da parte degli Studenti dei quali rigettano la richiesta di una esposizione dell'argomento non capito con un metodo didattico diverso e/o più semplice. La mancata acquisizione di un argomento da parte degli Studenti è causata anche dalla superficialità dei Docenti che, sicuri del loro sapere, non ripassano minimamente l'argomento da spiegare che viene, quindi, esposto in modo confuso e non chiaramente comprensibile agli Studenti. Non è esatta l'affermazione riportata nell'articolo di Giulio Benedetti secondo la quale i docenti sono poco preparati perchè non vincitori di concorso per almeno due motivi. Tantissimi Docenti hanno vinto Concorsi nei quali vengono esposti argomenti di altissimo livello culturale ma non attinente alla didattica relativa della Scuola Media Inferiore o Superiore; inoltre sappiamo benissimo che i concorsi non sono affatto trasparenti e, spessissimo, i Docenti vincitori di una Cattedra non sono preparati ma fortunati perchè raccomandati. Il Ministero della Pubblica Istruzione dovrebbe invece attivare Corsi di Didattica per i Docenti che dovrebbero poi insegnare nelle Scuole Medie di Istruzione di primo e secondo grado. Inoltre dovrebbe essere preso in seria considerazione il malessere degli Studenti che criticano, anche pesantemente, i loro Docenti per i motivi esposti prima e il Dirigente Scolastico dovrebbe intervenire per chiedere ai loro Dipendenti una Didattica più adeguata.
Prof.Sampognaro Giuseppe.