INTERESSANTE  DICHIARAZIONE DEL LEADER PALESTINESE

«Ma non riconosceremo Tel Aviv visto se non riconsce gli accordi firmati»
Hamas: «Pronti a una tregua di 60 anni»
Il portavoce del premier palestinese Haniyeh: disponibili al cessate il fuoco, ma Israele deve ritirarsi dai territori occupati nel 1967
STRUMENTI
Il primi ministro palestinese Ismail Haniyeh (Reuters)
Il primi ministro palestinese Ismail Haniyeh (Reuters)
RAMALLAH (Cisgiordania) -
Hamas è pronto a offrire un cessate il fuoco fino a 60 anni se Israele si ritira dai territori occupati nel 1967, ed è anche disposto a lasciare aperta la possibilità di un accordo di pace israelo-palestinese in un lontano futuro. Lo ha detto Ahmed Yusef, consigliere politico del primo ministro palestinese Ismail Haniyeh, di Hamas, in una intervista concessa al quotidiano israeliano Haaretz.
L'OFFERTA DI TREGUA - «E’ possibile lasciare la questione alle generazioni future - ha detto Yusef, intervistato nel suo ufficio nella Striscia di Gaza -. Se raggiungiamo un accordo per una ’hudna’ (tregua) sul lungo periodo, il futuro dimostrerà se Israele vuole vivere in pace con i palestinesi. Non pensiamo di riconoscere Israele, dal momento che in ogni caso Israele non riconosce gli accordi che ha firmato».
GLI INSEDIAMENTI - Israele vuole conservare entro i suoi confini definitivi una serie di insediamenti edificati in Cisgiordania. Hamas, che controlla il governo palestinese, si rifiuta invece di rinunciare alla violenza e di riconoscere lo Stato di Israele.
14 giugno 2006