DIRITTO ALLO STUDIO CALPESTATO: STUDENTE MUORE A MARSALA ED UN ALTRO TENTA IL SUICIDIO A ROMA.
URGE CORSO PSICO-PEDAGOGICO PER PARECCHI DOCENTI E PRESIDI
AL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
ROMA
Il caso della morte dello studente di Marsala , colpito da arresto cardiaco dopo aver appreso della sua bocciatura, e del giovane che ha tentato il suicidio a Roma per lo stesso motivo, ha colpito profondamente gli Italiani.
Da parecchi anni il sottoscritto, Docente in pensione da 3 anni, ha esposto in vari articoli giornalistici, pubblicati anche nel suo sito culturale www.sampognaro.it, la poca preparazione psico-pedagogica da lui riscontrata in molti docenti e presidi delle Scuole Medie Superiori Italiane, nonchè in parecchi Professori Universitari.
Il fatto che fa più rabbia è che nella maggior parte degli Istituti Superiori gli studenti non sono considerati delle persone ma dei numeri presenti in quella Istituzione. Il rapporto educatore-alunno si basa su due momenti : una è quella della spiegazione da parte del Docente che generalmente è molto rapida e la interrogazione basata su una serie di domande-risposte su uno o più argomenti di alcuni minuti. Molti docenti non hanno alcun rapporto dialogativo con lo studente, non cercano affatto di capire se l'alunno ha delle difficoltà di comprensione o di apprendimento e, ancor meno, esiste un rapporto dialettico per conoscere gli interessi e gli affetti del giovane.
Il Ministero dovrebbe coinvolgere i Presidi, che,purtroppo, spesso si comportano come i Docenti, a far seguire ai loro Professori Corsi Psico-pedagogici, tenuti da uno o più Psicologi.
In ogni Istituzione Scolastica dovrebbe essere sempre presente un Psicologo che dovrebbe essere in rapporto con studenti, loro famiglie, docenti, presidi e che dovrebbero capire e risolvere i problemi più o meno gravi presenti tra le tre componenti.
Nel documento DIALOGO FRA LE VARIE ISTITUZIONI, sviluppato dallo scrivente e incluso nel suindicato sito web culturale si legge:
COLORO CHE INSEGNANO DEVONO SAPERE CHE I GIOVANI SONO I MIGLIORI E PARIMENTI I PEGGIORI LORO GIUDICI.
Gli alunni accettano ben volentieri e desiderano ardentemente quei docenti che non solo si presentano preparati nella materia che insegnano, ma, principalmente , che riescono a capirli psicologicamente con il dialogo.
Siracusa 20 Giugno 2005
Prof.Sampognaro Giuseppe