DOPO IL TERREMOTO IN ABRUZZO, REGIONE CON MOLTE TRIVELLE CHE ESTRAGGONO PETROLIO, SI ACCENTUA IL SOSPETTO DI UNA DIRETTA RELAZIONE TRA ESTRAZIONI PETROLIFERE E AUMENTO DI TERREMOTI DISASTROSI
VENGONO PRESENTATI DUE DOCUMENTI, IL PRIMO ESTRATTO DAL SITO www.dorsogma,blogspot.com E IL SECONDO DA www.wikipedia.org .
Primo Documento
Oggi i funerali delle vittime. Fra i fiori, la gente a lutto,
la distesa immensa di parallelepipedi marroni, spicca la tenerezza di quella
bara bianca, piccola piccola, con i manici dorati, appoggiata sulla pancia di
legno di quella che pochi giorni fa era la sua mamma.
Sono ad un
meeting a Washington DC, ne ho parlato l'anno scorso. Quest' anno e' piu' o
meno la stessa cosa, solo che ogni cinque minuti corro su Prima da noi, sul
Corriere, per vedere le immagini, per partecipare in qualche modo al dolore
comune.
Non ho sentito le parole dei governanti o del funerale, e non ho visto la
televisione perche' non ne ho avuto il tempo. Probabilmente saranno state dette
tante belle cose sulla vita, sulla morte, sul dover vivere bene ogni giorno in
modo da essere preparati al viaggio finale quando questo verra'. C'e' un che di
vero in tutto questo: nessuno quando sara' il nostro momento ed e' percio' che
occorre non avere rimorsi ed essere felici tutti i giorni. Per me questo si
condensa non nel vivere la vita spericolata di Vasco Rossi, ma nel sapere che
ogni giorno abbiamo fatto qualcosa di utile, anche se piccola, per il resto
dell'umanita'.
Ci sono due atteggiamenti nei casi di tragedie cosi grandi: uno e' quello di
rassegnarsi alla volonta' divina, o del caso, o della fatalita'. L'altro e' di
capire perche' quasi trecento persone sono morte in un terremoto che nemmeno
arrivava al livello sei della scala Richter. E questo non per fare inutili
polemiche, ma solo per cercare di imparare qualcosa, cosicche' queste lacrime
non siano invano.
L'Abruzzo e' un territorio sismico. Come per le falde acquifere, le estrazioni
di petrolio e di gas, scavando a cinque, sei chilometri sotto la crosta
terrestre alterano le conformazioni del sottosuolo in modo inaspettato. Questo
e' un fatto inconfutabile che nemmeno i petrolieri possono contrastare.
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Secondo Documento
Humans can cause earthquakes
for example by constructing large dams and buildings, drilling and injecting
liquid into wells, and by coal mining and
OIL DRILLING.
Gli uomini possono causare terremoti per
esempio costruendo grandi dighe e palazzi, trivellando la terra ed iniettando
liquidi nei pozzi, dall'attivita' di estrazione del carbone e dall'attivita' di
estrazione petrolifera.
Secondo alcuni
scienziati russi, in collaborazione con la ditta petrolifera Schlumberger
che opera in Basilicata e il ministero del petrolio russo, tre terremoti
nell'Uzbekistan sono dovuti alla forte attivita' estrattiva nella zona. Una di
queste scosse e' stata del 7.3 della scala Richter. Ecco cosa dicono:
Few will deny that there is a relationship
between hydrocarbon recovery and seismic activity, but exactly how strong a
relationship exists has yet to be determined." They caution that in regions
where tectonic activity is already high, extracting oil and natural gas could
trigger strong quakes.
Poche persone possono negare l'esistenza di
correlazioni fra estrazioni di idrocarburi e attivita' sismica, ma esattamente
quanto forte sia la relazione fra i due eventi deve essere ancora determinato.
Occorre dunque essere prudenti, perche' in zone dove l'attivita' sismica e' gia'
molto elevate, l'estrazione di petrolio e di gas potrebbe scatenare forti
terremoti.
Non ho letto il loro articolo in dettaglio perche' non ho tempo in questi
giorni. Ma si parla di almeno CENTO
terremoti medio-forti collegati ad attivita' estrattiva. Appena finisco con il
mio lavoro ne metto su un riassunto in italiano. Ora se questo lo dicono i
petrolieri, figuriamoci cosa direbbe un gruppo di pensatori liberi!
Ho gia parlato del
vulcano indonesiano che continua a sputare fango quattro anni dopo che le
trivelle hanno rotto le pareti di una grotta sotterranea che conteneva acqua
pressurizzata, causando la morte di tredici persone e distruggendo interi
villaggi. Che dire della subsidenza del Veneto misteriosamente scomparsa dopo
che i pozzi di metano del Polesine sono stati chiusi. Ci sono anche teorie
secondo cui lo tsunami indonesiano sarebbe in qualche modo influenzato dalle
estrazioni petrolifere della Exxon a pochi chilometri dall'epicentro di Aceh.
Sara' vero, sara' non vero? Come per tutte le cose umane, e difficile rispondere
con certezza: i sistemi realistici sono sempre complessi e troppi sono i fattori
che influenzano gli eventi climatici, sismici, vulcanici. Pero' quel che e'
certo e' che esistono delle possibili correlazioni e per questo occorre rendere
tutte le precauzioni possibili. Settantaquattro geologi pero' hanno concluso che
nel caso del vulcano la colpa era delle estrazioni di petrolio.
Bucare meta' dell'Abruzzo, un territorio sospeso fra due faglie sismiche
attivissime non e' assolutamente una buona idea. Giuliani non e' stato ascoltato
in tempo. Speriamo che le nostre proteste, il nostro operato, non siano invano.
I disastri petroliferi sono evidenti in tutto il mondo e non ci serve altra
morte.
Speriamo che tutte quelle bare innocenti che un po di cemento piu' solido
avrebbero risparmiato, facciano capire a chi governa che non vogliamo correre il
rischio di altra vita perduta per tumori, esplosioni di pozzi, petroliere che si
scontrano, terremoti, aborti spontanei.
Speriamo che la morte di quelle 300 persone serva per farci rendere che la vita
umana e' preziosa e' va protetta con intelligenza
PRIMA che succedano i guai, costruendo
case che reggono e rimandando l'ENI da dove e' venuta.
Dopo sara' troppo tardi.