Esimio Presidente della Repubblica Italiana
e p.c) Egregio Responsabile della Protezione Civile
e p.c) Egregio Ministro dell'Ambiente
e p.c) Egregio Ministro degli Interni
e p.c) Egregio Presidente della Regione Siciliana
oggetto: PREVENZIONE DEGLI INCENDI
Anche l’estate di quest’anno 2007 è stata funestata da roghi più o meno gravi che sono avvenuti dal Nord al Sud della nostra meravigliosa nazione che hanno causato la distruzione di oasi naturalistiche e anche la perdita di molte vite umane.
Quasi tutti gli incendi sono stati dolosi causati o dall’incuria dell’uomo che ha bruciato sterpaglie in mesi a forte rischio (da Giugno ad Agosto) oppure da delinquenti che per cause ben note, quali la possibilità di far crescere nuova erba per i pascoli o per l’inserimento di abusivismo edilizio a basso costo, hanno distrutto boschi con meravigliose pinete o migliaia di ettari di macchia mediterranea.
Buona parte della
popolazione si meraviglia dell’assenza quasi assoluta di PREVENZIONE da parte
dello Stato.
Essa era presente sino a
qualche decina di anni or sono. Addetti alla prevenzione erano i cantonieri e
gli uomini della forestale che ordinavano spesso ai proprietari terrieri la
pulizia dei terreni prima dell’arrivo dell’Estate.
Oggi le campagne, in parte
abbandonate, non vengono più controllate, vi cresce sterpaglia altissima e
anche alla base dei grandissimi pini nei boschi e nelle riserve naturali vi
sono aghi di pino completamenti secchi che creano un tappeto di decine di
centimetri altamente infiammabili.
Spessissimo si viene a
conoscenza che lo Stato ha deciso di finanziare per i prossimi anni un numero
imprecisato di milioni di euro per “far fronte agli incendi” che potrebbero
colpire la nostra penisola, ma quasi mai si parla di PREVENZIONE DEGLI INCENDI.
Quali potrebbero essere le
leggi che lo Stato dovrebbe fare rigorosamente rispettare per prevenire questo
annuale ripetersi di grossissimi incendi che causano anche perdite di vite
umane e grossissime perdite di risorse naturali e finanziarie pubbliche e
private ?
1)
Il Governo dovrebbe promulgare una legge che ordini ai possidenti
terrieri la pulizia o l’aratura delle loro campagne a rischio entro e non oltre il mese di Maggio di ogni anno.
I trasgressori dovrebbero essere puniti con pesanti pene pecuniarie e perfino
con il carcere nel caso di successivi funesti incendi che partono dalle loro
proprietà. Al ripetersi della trasgressione dovrebbe scattare la requisizione
dei terreni come già avviene per le proprietà dei mafiosi. In questa ultima
evenienza per la pulizia interverrebbero poi la Forestale o specifiche aziende
per conto dello Stato.
2)
Entro la suddetta data gli
uomini della Forestale dovrebbero togliere dai boschi proprietà dello Stato e
dalle Riserve Naturali tutte le sterpaglie (aghi dei pini etc), che potrebbero
essere la miccia di enormi incendi.
3)
Aggravare le pene detentive per i piromani colti in fragranza di reato.
4)
Chiedere con comunicati ai cittadini di far presente alle Autorità
(Comuni, Vigili del Fuoco e Forestale) la presenza di terreni abbandonati con
sterpaglie che possono essere appetibili ai piromani. In queste campagne si
dovrebbe poi applicare il suddetto punto 1 anche con la eventuale confisca da parte dello Stato.
LA PREVENZIONE
E’ FONDAMENTALE PER DIMINUIRE
DRASTICAMENTE LA PIAGA DEGLI INCENDI.
MANCANDO LA
MATERIA PRIMA SCOMPARIREBBE LA
MICCIA DI PROPAGAZIONE DEL FUOCO.
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