Non vorrei con
questo articolo minimizzare la lotta che
svolsero gli
studenti in quel periodo di instabilità
morale quale fu il
1968,ma ho ritenuto importante citare
una minima parte
dei diritti ottenuti perché questi sono
gli eventi che si
vivono di frequente nella vita scolastica.
I moti studenteschi
del ’68,peraltro molto cari ai nostri
genitori,hanno
consegnato alla popolazione studentesca
varie opportunità
quali la possibilità di avere due
rappresentati degli
studenti per classe e altrettanti per
ogni istituto,nonché
la presenza nei consigli di classe e
nel consiglio
d’istituto dei rappresentanti degli studenti
e dei
genitori.Inoltre in quegl’anni sono stai acquisiti
il diritto di
assemblea d’istituto nonché di classe.
Cari compagni
,coetanei,amici (scegliete voi) non avrei
mai sollevato la
questione dei moti rivoluzionari
studenteschi se non
mi fossi accorto dello spiacevole
fatto che moltissimi
di voi non partecipano a questi
momenti,come l’assemblea
d’istituto, di libero dialogo e
scambio di
idee;rivolte sempre a migliorare lo svolgimento
della nostra vita
scolastica.
Forse molti di voi
non sanno o tentano in qualsiasi modo di
tenersi lontani dal
capire che per ottenere l’assemblea
d’istituto molti dei
nostri genitori hanno dovuto
lottare
con tenacia e
fermezza;occupando i locali dei loro istituti,
prendendo
manganellate,vivendo all’interno degli istituti
per vari giorni.
Quindi anche solo per
rispetto verso le persone che ci hanno
dato la
possibilità di esprimerci,per mezzo dell’assemblea,
dovremmo
partecipare a queste riunioni in massa e
soprattutto
attivamente.Poiché sono pienamente convinto
che solo un
movimento di massa attivo può raggiungere dei
“veri”
obiettivi,cosa assolutamente impossibile da
realizzare se la
massa assume un atteggiamento passivo nel
dialogo,così
facendo,la massa è facilmente pilotabile da
singoli elementi;i
quali indisturbati decideranno a nome di
tutti ciò che è
meglio per loro.Quindi cari colleghi se non
vi recate
all’assemblea ci sarà qualcuno che deciderà per il
vostro futuro,e
quando questo si trasformerà drasticamente
in presente non
potrete fare più nulla per cambiarlo,quindi
sono del parere
che sia sia meglio avere il rimorso per aver
scelto male
anziché il rimpianto per non aver scelto.
In quanto penso
che sia più educativo subire una propria
scelta anziché una
decisione altrui.
Quindi rinnovandovi
il mio invito a seguire attivamente
La vita scolastica
attraverso l’assemblea d’istituto,
colgo inoltre
l’occasione per scusarmi con chi ha ritenuto
questo articolo una
paternale:
<<ma il mio
futuro è grande,……soprattutto è il mio>>.
Francesco Lopes
V anno –
Ist.Tecn.Stat.Fermi- SR