Alla cortese attenzione del
Ministro della Pubblica Istruzione
Alle Redazioni delle più
importanti Testate Giornalistiche Locali e Nazionali
Oggetto: Autodifesa degli Studenti e dei
Genitori sulla scadente preparazione culturale dei
Giovani italiani.
Da alcuni mesi sono state rese pubbliche le indagini svolte sia in Italia che in altre Nazioni Europee e non sulla preparazione culturale dei Giovani.
Da esse è scaturito un risultato molto poco rassicurante sugli Studenti Italiani. Essi sono considerati tra i peggiori d’Europa. Su 57 paesi sono arrivati trentaseiesimi e sono stati battuti anche dagli Studenti dell’Estonia, Slovacchia, Macao,Taipei, Croazia e Polonia.
In questi ultimi giorni sono giunti nel portale web dello scrivente www.sampognaro.it tantissime comunicazioni, quasi tutte critiche, da parte di Studenti e di Genitori italiani che hanno detto il loro parere a riguardo. Anche se può ritenersi valida la considerazione per la quale tante persone affermano che i giovani non vogliono più dedicarsi in modo efficiente allo studio perché sono interessati a tante altre problematiche, perché considerano di avere già tutto dalla vita e anche perché sono stati erroneamente educati nell’ambito familiare, le verità della scadente preparazione è principalmente da ricercarsi nelle Istituzioni Scolastiche.
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GLI STUDENTI affermano in sintesi quanto lo scrivente scrisse una
decina di anni fa nel documento “DIALOGO TRA LE VARIE COMPONENTI SCOLASTICHE”
presente anche nel suo sito (Sezione Scuola). Molto spesso si incontrano
professori che sono molto preparati culturalmente ma non riescono a trovare un
metodo adatto al grado culturale degli studenti ai quali essi devono rivolgersi
doverosamente con il metodo didattico più appropriato. COLORO CHE INSEGNANO
DEVONO SAPERE CHE I GIOVANI SONO I MIGLIORI E PARIMENTI I PEGGIORI LORO
GIUDICI.
Gli alunni accettano ben
volentieri e desiderano ardentemente quei docenti che non solo si presentano
preparati nella materia che insegnano, ma, principalmente , che riescono a
capirli psicologicamente con il dialogo. Durante il dialogo che ne seguirebbe
il docente dovrebbe dare tutti i consigli che ritiene necessari per la
risoluzione del caso, ma senza strapotere ed accettando i ragionamenti positivi
degli alunni e facendo comprendere il danno che ne deriverebbe nell’accettare i
ragionamenti negativi. Vi sono anche docenti
che, non riuscendo a spiegare una argomentazione se non in un preciso
determinato metodo, si mettono continuamente in urto coi loro allievi che, giustamente e nel loro interesse,
pretendono dal professore una spiegazione più semplice.
A riguardo appare fondamentale quanto presente nel documento “DIDATTICA VINCENTE PER LA MATEMATICA” che può essere sviluppata anche per le altre materie. In esso si ribadisce che: Il docente di Matematica deve spiegare un determinato argomento all’inizio della prima ora delle due che sicuramente ha a disposizione nella settimana. La sua esposizione non deve durare più di un’ora. Nella seconda ora dividerà la classe in gruppi non numerosi (al massimo di 4 persone) nel quale deve essere presente, ma non obbligatoriamente, un tutor (con preparazione superiore rispetto gli altri). Il professore dirà ai gruppi di sviluppare o i quesiti teorici o pratici spiegati prima, muovendosi tra i vari gruppi e spiegando i punti di maggiore difficoltà fin quando il gruppo diventa completamente autonomo. Ringraziare spesso i tutor che in questo modo tenderanno a dare il massimo nello spiegare gli argomenti ai più deboli. Il sottoscritto ha potuto constatare che, così facendo, aumenta la fiducia degli alunni sui propri mezzi e verso il docente che non viene più visto come colui il quale tenta di bocciarlo, ma come colui che cerca in ogni modo di fargli acquisire nuove conoscenze. Questa biunivoca fiducia porta, quasi sempre, a cogliere dei risultati insperati.
Per gli Studenti potrebbe
essere molto più costruttivo tornare a Scuola per consultare uno sportello
didattico che offra loro, con la presenza di qualche Docente, una migliore
preparazione con una differente didattica, su una materia dove incontrano serie
difficoltà per evitare anche un successivo debito formativo.
Prof.Sampognaro Giuseppe
tel/fax) 0931-759279
email) giuseppe@sampognaro.it