Nella legge di Bilancio c’è una voce che merita di essere approfondita. Nell’articolo 74, comma 11 e 12, il governo ha stanziato 97 milioni di euro a garanzia della Ryder Cup Europe LLP, la società che organizza l’omonima competizione golfistica sul suolo europeo, che nel 2022 l’Italia avrà l’onore (e l’onere) di ospitare. Più o meno gli stessi soldi che il governo ha deciso di investire per la ristrutturazione dei campi sportivi e delle palestre di tutto il Paese nei prossimi tre anni. Certo, la Ryder Cup non è un torneo di golf qualsiasi: parliamo di una delle manifestazioni sportive più importanti del pianeta, terza per copertura mediatica dopo Olimpiadi e Mondiali di calcio, capace di richiamare 250mila tifosi da tutto il globo. Per portarla in Italia, sui terreni privati del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio di proprietà della famiglia Biagiotti, ci vorrà un investimento complessivo di circa 120 milioni, a quanto apprende ilfattoquotidiano.it. Ma su questi soldi, al momento, si sa poco o nulla, visto che la Federazione Golf “preferisce non fornire alcun tipo di dettaglio su costi e finanziamenti del progetto”. Quel che è certo è che buona parte dei finanziamenti servirà per aumentare il montepremi dell’Open d’Italia. E che la manifestazione ha l’appoggio incondizionato delle istituzioni, ben evidente anche dalla composizione del comitato organizzatore, dove siedono il figlio di Gianni Letta, la moglie dell’ex ministro Frattini o il braccio destro di Giovanni Malagò al Coni (giusto per citare alcuni nomi). E infatti il governo dopo aver sostenuto politicamente la candidatura, ha deciso di farlo anche economicamente nella manovra.