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25 Febbraio 2006 Avaria, altri due casi di contagio umano in Cina
Altri due casi di influenza aviaria tra esseri umani - una bambina e una giovane donna - sono stati registrati nella Cina orientale. Lo hanno annunciato oggi i mezzi di informazione ufficiali, citando il ministero della Sanita'. Il 10 febbraio scorso - precisa Xinhua (Nuova Cina) - una bambina di 9 anni della provincia di Zhejiang, di nome You, ha manifestato sintomi riconducibili all'influenza aviaria (febbre e tosse) ed e' stata ricoverata. Il giorno dopo, nella provincia di Anhui, una donna di 26 anni di nome Wang e' stata ricoverata con la stessa sintomatologia. Nelle due pazienti e' stata successivamente confermata la presenza del virus H5N1, il piu' letale tra gli agenti patogeni dell'influenza aviaria, che e' trasmissibile all'uomo. Torna su


25 Febbraio 2006 Aviaria: anatra selvatica del lago di Costanza con H5N1
L'influenza aviaria riscontrata su un'anatra selvatica del lago di Costanza e' stata provocata dal virus H5N1, pericoloso anche per l'uomo. La conferma dal ministro regionale dell'Agricoltura, Peter Hauck. Il risultato delle analisi sull'animale trovato a Ueberlingen, paesino a una decina di km dalla Svizzera, era atteso inizialmente per lunedi', ma la scoperta ha indotto gli esperti ad anticipare l'annuncio ed inoltre a adottare nuove misure per interrompere la possibile catena di infezioni. Torna su


25 Febbraio 2006 Aviaria: Francia conferma H5N1
E' emergenza in Francia dopo la conferma che e' stato proprio il virus altamente patogeno H5N1 dell'influenza aviaria ad avere fatto strage di tacchini nell'allevamento vicino Versailleux. E' il primo caso di contagio in un allevamento al chiuso al'interno dell'Unione Europea, dopo che in Austria la malattia aveva contagiato polli e tacchini in una riserva naturale. Per tranquillizzare la popolazione e far risalire i consumi, crollati gia' del 25-30 per cento, il presidente Jacques Chirac ha invitato alla calma e ribadito che non c'e' pericolo alcuno nel consumo di carne e uova ben cotti. Ma probabilmente non bastera', se anche le autorita' nipponiche hanno gia' deciso di sospendere tutte le importazioni di prodotti avicoli dalla Francia, principale produttore tra i Venticinque. La conferma ufficiale della presenza del virus-killer nell'azienda avicola vicino al villaggio di Joyeux e' arrivata nella notte: "Il virus H5N1 e' la causa della moria di tacchini allevati nel dipartimento dell'Ain", ha fatto sapere il ministero dell'Agricoltura con un comunicato. Il ministero ha aggiunto che tutti gli animali dell'azienda agricola "sono stati sacrificati" e le carcasse "distrutte" e che il recinto e' stato "disinfettato". Del resto, circa 400 tacchini erano morti immediatamente e il resto degli 11.000 che popolavano l'allevamento, sono stati sacrificati. Torna su


24 Febbraio 2006 Avaria, in attesa di test su polli francesi il virus si diffonde
Mentre la Francia conferma la presenza di un virus dell'influenza aviaria in un allevamento dove sono morti migliaia di tacchini, centinaia di indonesiani, avvolti nelle loro tute protettive, occupano le strade della capitale alla caccia di pollame malato. L'influenza aviaria ha toccato rapidamente tutta l'Europa nell'ultimo mese ma fino a questo momento aveva colpito solo animali selvatici, mentre Nigeria, Egitto e India hanno riferito di recente di grosse epidemie anche nel pollame. Se la Francia dovesse confermare la presenza del virus H5N1, rappresenterebbe il primo caso all'interno di un allevamento Ue e potrebbe determinare un ulteriore crollo della già danneggiata industria francese del pollame, che vale 6 miliardi di euro all'anno. Il governo francese ha detto che i test hanno confermato la presenza del virus del tipo H5 dell'influenza aviaria in un allevamento di tacchini nell'est del Paese, e che sono in corso ulteriori esami per determinare se si tratti della variante H5N1. Torna su


24 Febbraio 2006 Avaria, confermata la presenza del virus in Slovacchia
Dai laboratori dell'Inghilterra è arrivata la conferma della presenza del ceppo virale H5N1 negli uccelli trovati morti in Slovacchia. Lo hanno reso noto le autorita sanitarie, a Bratislava. Intanto il ministro dell'agricoltura greco ha fatto sapere che e' stato isolato il virus dell'influenza aviaria in sei cigni, le cui carcasse sono state trovate nella parte settentrionale e nord-orientale del Paese. Campioni prelevati dai cigni saranno esaminati nel laboratorio di Weibridge, per capire se si tratti del ceppo H5N1 potenzialmente letale anche per l'uomo. Torna su


24 Febbraio 2006 Aviaria: Germania, virus su anatra selvatica a Überlingen
È stato ritrovata sul lungolago di Überlingen, a una quindicina di chilometri in linea d'aria dalla Svizzera, l'anatra selvatica con il virus dell'influenza aviaria scoperta oggi in Germania sul Lago di Costanza. Sul lato svizzero del lago non si è decisa per il momento nessuna misura. Come per altri due casi scoperti nel Land tedesco dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca, per l'anatra selvatica morta a Überlingen si deve ancora verificare se si tratti della variante più pericolosa del virus. I risultati sono attesi per lunedì prossimo. Sul lungolago di Überlingen - riferisce l'agenzia di stampa DPA - sono intervenuti oggi i pompieri e la polizia lacuale, che sono alla ricerca di eventuali altri uccelli morti nella zona di sorveglianza, che si estende lungo un raggio di 10 chilometri. Le autorità tedesche hanno inoltre ordinato il controllo degli allevamenti di volatili nella zona di protezione, che ha un raggio raggio di tre chilometri. La zona di protezione intorno a Überlingen non tocca il territorio svizzero, ha dichiarato all'ATS il portavoce dell'Ufficio federale di veterinaria (UFT) Marcel Falk. Non è tuttavia escluso che prima o poi "si troverà qualcosa anche da noi". In quel caso anche in Svizzera si procederà - esattamente come in Germania - alla creazione di una zona di protezione e di una di sorveglianza. Al momento "non c'è nessun motivo di panico", ha dichiarato il vice del veterinario cantonale di San Gallo, Markus Seiler. Su eventuali misure da adottare deciderà un'apposito gruppo di crisi già attivo dallo scorso ottobre. Anche in Turgovia, l'altro cantone che si affaccia sul lago di Costanza, si invita alla calma. Per il momento non sono state prese misure di protezione, ha indicato il servizio cantonale d'informazione. Si è comunque consapevoli del possibile arrivo del virus sulle rive svizzere del lago. Torna su


24 Febbraio 2006 Aviaria: primo caso in Georgia
Il virus dell'influenza aviaria e' arrivato anche in Georgia dove e' stato riscontrato su un cigno trovato morto ad Adlia, un villaggio nella regione dell'Ajaria. Gli esami condotti in un laboratorio di Tbilisi hanno confermato che l'agente patogeno e' proprio il famigerato virus H5N1. Ulteriori analisi sono in programma nel laboratorio di referimento dell'Oms vicino a Londra per la conferma definitiva. Torna su


24 Febbraio 2006 Aviaria: nuovo allarme in Cambogia, tre anatre contagiate
Il virus H5N1, il ceppo piu' letale dell'influenza aviaria e potenzialmente trasmissibile all'uomo, e' ricomparso in Cambogia. Tre anatre morte in un allevamento sono state trovate positive, per questo oltre 220 volatili dello stesso allevamento sono stati soppressi. I casi sarebbero stati scoperti durante alcuni controlli avvenuti lo scorso 6 febbraio nella provincia di Kompong Cham, un'ottantina di chilometri a est della capitale. Nel Paese asiatico sono morte quattro persone a causa dell'influenza aviaria, apparsa alla fine del 2003. Torna su


22 Febbraio 2006 Aviaria, scoperto H5N1 in polli e anatre in Austria
Le autorità austriache hanno scoperto oggi il ceppo H5N1 dell'influenza aviaria in due polli e tre anatre in una riserva per animali nella cittadina di Graz, nel sud del Paese. Lo ha detto oggi il ministero regionale dell'Agricoltura. Sebbene il ministro della Sanità abbia detto che i volatili non fanno parte di stormi a uso commerciale, si tratta del primo caso nell'Unione europea di pollame domestico contagiato con il virus H5N1. Finora il virus era stato trovato solo in cigni selvatici. I volatili erano stati tenuti nella stessa gabbia assieme a un cigno trasportato nella riserva da un'area contagiata in precedenza dal virus, violando le norme imposte dopo il primo caso di contagio in Austria, ha detto un portavoce del ministero della Sanità. Il cigno è morto la settimana scorsa nella riserva denominata "L'arca di Noè", scatenando una serie di controlli e l'abbattimento dei 30 uccelli della riserva. Intanto oggi esperti dell'Unione europea hanno approvato i progetti presentati da Francia e Olanda di vaccinare milioni di uccelli contro l'aviaria come precauzione. Lo ha reso noto la Commissione. I progetti rappresentano il primo piano di vaccinazione preventiva contro il ceppo mortale H5N1 dell'aviaria. La Francia e l'Olanda sono i due maggiori produttori di pollame in Europa. Torna su


22 Febbraio 2006 Aviaria,donna muore in Indonesia,7 ricoveri in Malaysia
L'Indonesia ha annunciato oggi che una donna è morta per l'influenza aviaria, mentre la Malaysia ha reso noto che sette persone con sintomi sospetti sono state ricoverate. Il virus si è diffuso rapidamente in Europa, Africa e ora in India, il secondo Paese più popoloso del mondo, dove la maggioranza della gente vive in zone rurali a stretto contatto con il pollame. Ieri Malaysia e Ungheria hanno registrato focolai di H5N1, come altri 13 Paesi questo mese. La donna morta in Indonesia aveva 27 anni e viveva nella capitale. Secondo test effettuati da un ospedale locale è morta per il virus. Se l'Organizzazione mondiale delle sanità (Oms) lo confermasse, si tratterebbe della 20esima vittima umana del virus in Indonesia. In Malaysia sette persone che vivono vicino a una località in cui è stato individuato un focolaio del virus sono state ricoverate con problemi respiratori. Il ministro della Salute Chua Soi Lek ha detto oggi in una conferenza stampa che sono stati ricoverati due adulti e cinque bambini tra i 2 e i 12 anni che vivono a 300 metri dall'area interessata. Torna su


13 Febbraio 2006 Aviaria, attivata unita' di crisi in Abruzzo
Attivata un'unita' di crisi sull'aviaria per il monitoraggio del territorio dopo il ritrovamento di un cigno morto in provincia di Pescara. Le analisi sull'animale, eseguite dai servizi veterinari della Asl e dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo, sono state inviate all'istituto di Padova che coordina l'emergenza a livello nazionale. Attivato il numero telefonico 1515 per ogni segnalazione da parte dei cittadini. I centralini sono già bollenti. La gente è entrata in piena psicosi, dopo le notizie di ieri sugli uccelli morti che si rinvengono nelle campagne e soprattutto presso i laghetti e i bacini lacustri. Alla forestale sono giunte, sono nelle ultime ore, almeno trenta segnalazioni, ma finora non vi sono nuovi riscontri di episodi degni di attenzione. C'è chi segnala persino passeri e piccioni che normalmente svolazzano nella solita ricerca di cibo. Altri "denunciano" anonimamente la morte della gallina del vicino o l'uccellino tenuto in gabbia dal dirimpettaio. Una vera psicosi o peggio. E' bene essere prudenti, ma è bene anche ricordare che - finora - non c'è motivo di allarme. I contagio potrebbe avere origine (ma è per adesso un'ipotesi) da uccelli migratori di passaggio. Le zone di maggiore attenzione sono, ripetiamo, quelle umide presso laghi, bacini artificiali, laghetti stagionali (peraltro quasi tutti gelati in queste ore di freddo intenso). Torna su


13 Febbraio 2006 Aviaria: un caso umano sospetto in Grecia
Un giovane cacciatore greco con sintomi che evocano la febbre aviaria e' stato ricoverato a Salonicco. Lo ha annunciato la tv pubblica Net.Si tratta di un ragazzo di 19 anni, ricoverato ieri sera per forte febbre, poi scesa stamani. E' stato isolato in una unita' speciale dell'ospedale Papanicolau della citta' e i risultati degli esami a cui e' stato sottoposto saranno noti entro qualche ora. Il cacciatore, ha detto la tv, aveva toccato cinque giorni fa a mani nude anatre selvatiche. Torna su


13 Febbraio 2006 Aviaria: 6 casi certi, 22 cigni morti
Sono 6, complessivamente, i casi certi di influenza aviaria da virus H5N1 riscontrati su cigni morti provenienti da Sicilia, Calabria e Puglia. Ai 5 casi già confermati si è infatti aggiunto, nella tarda serata di ieri, anche il caso del cigno morto ad Ugento (in provincia di Lecce), per il quale le analisi effettuate dall'istituto zooprofilattico delle Venezia hanno confermato la positività al virus altamente patogeno della Aviaria. In tutto, ad oggi, sono 22 i cigni morti per sospetta influenza aviaria e trovati in Italia. Controlli sono scattati praticamente in tutte le regioni, soprattutto nelle zone umide e paludose, ritenute possibili rotte per gli uccelli migratori. Torna su


13 Febbraio 2006 Aviaria, Storace: "Non toccate volatili morti"
"Non toccate volatili morti". Questo è l'appello rivolto dal ministro della Salute, Francesco Storace, ai cittadini al termine della riunione dell'Unità di Crisi che si è svolta oggi a Roma. "Non fate come quella donna in Abruzzo - ha aggiunto - che dopo aver trovato un cigno morto lo ha chiuso in un sacco per portarlo ad analizzare". Ad ogno modo, rassicura il ministro, "non c'è da preoccuparsi per la salute dell'uomo, non c'è pericolo di contagio da animale a uomo". "La macchina di prevenzione è partita - ha aggiunto il ministro - siamo pronti a fronteggiare l'emergenza per gli animali che eventualmente dovessimo trovare infetti". Ad oggi, sono 22 (i 21 segnalati ieri più il caso sospetto di oggi in provincia di Pescara) i cigni morti per sospetta influenza aviaria trovati in Italia. Solo per 5 di questi è stata accertata, dalle indagini dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Padova, la presenza del virus. Si attendono i risultati relativi al volatile trovato morto oggi in Abruzzo e a quello individuato ieri in provincia di Lecce. A questi vanno giunti i 6 cigni malati "abbattuti in Sicilia", di cui dà notizia il ministro specificando che ancora non si sa se fossero contagiati dall'H5N1. "Stiamo aspettando le risposte degli istituti profilattici", ha detto il ministro. Storace informa inoltre che è stato "riattivato il numero verde 1500 del ministero della Salute per chiarire tutti gli eventuali dubbi dei cittadini". "Da domani - ha proseguito - sarà possibile mettersi in contatto con il ministero dalle 9 alle 17 per qualsiasi chiarimento". Torna su


13 Febbraio 2006 Aviaria, OMS conferma due casi in Indonesia
Due nuove vittime dell'influenza aviaria in Indonesia. Il Laboratorio di Hong Kong riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) ha infatti confermato che le due donne morte giovedi' e venerdi' al Sulianti Saroso Infectious Disease Hospital di Giakarta, una di 22 anni e l'altra di 27, sono state uccise dal virus H5N1. Nel Paese salgono cosi' a 18 i decessi per influenza dei polli nell'uomo. Altre sette persone sono state infettate, ma sono curate e guarite. Torna su


11 Febbraio 2006 Aviaria: virus H5N1 in Italia
'In Italia è arrivato il virus dell'aviaria. Abbiamo trovato 14 cigni morti in Sicilia e tre tra Calabria e Puglia', ha detto Storace. Il ministro della Salute ha spiegato che la metà dei casi e stata confermata e che il virus è del ceppo ad alta patogenicità. 'Non ci sono problemi di sicurezza nell'alimentazione - ha aggiunto - tanto meno nel consumo del pollo'. Il ministro vieterà per 21 giorni la movimentazione di animali vivi nelle province interessate. Torna su


11 Febbraio 2006 Aviaria: nuovi allarmi in Nigeria, nella citta' di Katsina
Nuovi casi sospetti di influenza aviaria sono stati scoperti in un allevamento nigeriano non lontano dal confine con il Niger. L'allevamento si trova in una zona nella citta' di Katsina. "Abbiamo identificato una fattoria infettata da una malattia che sospettiamo essere la febbre aviaria", ha detto il commissario all'agricoltura dello stato di Katsina. Potrebbe essere il quarto stato toccato dal virus H5N1 dopo la scoperta di casi analoghi nello stato di Kano, Plateau e Kaduna. Torna su


11 Febbraio 2006 Febbre aviaria, morta un'altra indonesiana, dice ministero
Una donna indonesiana, cui era stato diagnosticato da esami locali diversi giorni fa il virus H5N1 della febbre aviaria, è morta in un ospedale specialistico di Giakarta. Lo ha detto oggi un funzionario del ministero della Salute. La morte della 27enne arriva un giorno dopo che un'altra donna, anch'essa dichiarata affetta da febbre aviaria dopo esami locali, è morta nello stesso ospedale. Campioni di sangue delle due donne, entrambe residenti vicino a Giakarta, sono stati inviati in un laboratorio di Hong Kong riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una conferma. L'Indonesia ha avuto 16 morti confermate per febbre aviaria e sette casi confermati in cui i pazienti sono sopravvissuti. Torna su


10 Febbraio 2006 Influenza aviaria: un morto in Cina, due in Indonesia
Altre tre persone sono morte in Cina e Indonesia per l'influenza aviaria. Fonti governative cinesi hanno reso noto che una giovane di 20 anni che aveva contratto il virus H5N1 e' morta nella provincia centrale dello Hunan, l'ottava vittima della malattia in Cina. A Giacarta un portavoce delle autorita' indonesiane ha riferito del decesso avvenuto ieri di due giovani, un uomo di 23 anni ed una donna di 27. Le analisi condotte sul posto hanno confermato la presenza del virus dell'influenza aviaria, e ora si attendono i risultati dei test che verranno effettuati dall'Oms a Hong Kong. In caso di conferma, salirebbe a 19 il numero complessivo dei decessi per influenza aviaria avvenuti in Indonesia. Torna su


9 Febbraio 2006 Aviaria, in Azerbaigian scoperto H5N1 in uccelli serlvatici
L'Azerbaigian ha detto oggi che il ceppo dell'aviaria H5N1 che può uccidere esseri umani è stato scoperto in uccelli selvatici nel Mar Caspio. Campioni degli uccelli, che erano stati inviati a Londra per i test, hanno mostrato la presenza dell'aviaria, ha detto un portavoce del ministero della Salute. "In alcune analisi è stato scoperto il ceppo H5N1 dell'aviaria", ha detto a Reuters il portavoce. L'Azerbaigian, che confina con Turchia, Russia, Iran, Armenia e Georgia, ha proceduto con i test dopo la morte di pollame nel sud del paese. Torna su


9 Febbraio 2006 Aviaria: il virus arriva anche in Africa
Le squadre sanitarie nigeriane hanno fatto degli esami sui due bambini ammalatisi nella fattoria del padre per sapere se sono stati colpiti dal virus H5N1. Lo ha dichiarato Sàidu Baba Chori, il responsabile dell'agricoltura dello stato di Kaduna, nel nord della Nigeria. «Abbiamo risposto alla richiesta di un contadino che ci ha avvertito che colombe, papere e polli morivano rapidamente e che i suoi due figli si erano ammalati: sputavano sangue», ha riferito il responsabile. «Andremo nella fattoria a prendere dei campioni di questi animali per esami in laboratorio. Allo stesso modo i bambini saranno esaminati per sapere cosa abbiano mangiato», ha indicato la fonte. La Nigeria è il primo Paese del continente africano ad essere stato colpito dall'aviaria, dopo che il virus ha fatto dal 2003 88 vittime in Asia. Per l'emergenza gli Stati Uniti hanno promesso 25 milioni di dollari di aiuti al Paese africano, ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura. Torna su


9 Febbraio 2006 Aviaria: Iraq, otto nuovi casi sospetti
Altre otto persone sospettate di avere l'aviaria sono state ricoverate nel nord e nel sud dell'Iraq. Per il momento non e' possibile confermare la presenza del virus H5N1. Cinque persone sono state ricoverate nell'ospedale di Soulaimaniyah, principale citta' del Kurdistan iracheno. Nel sud, invece, ad Amara, sono stati ricoverati tre bambini, cugini dell'allevatore di piccioni morto domenica scorsa dopo aver presentato i sintomi dell'aviaria. Torna su


9 Febbraio 2006 Aviaria: Grecia, virus H5 riscontrato in tre cigni
Gli esperti del laboratorio veterinario nazionale di Salonicco, nel Nord della Grecia, hanno reso noto oggi che è stata registrata la presenza di virus del ceppo H5 dell'influenza aviaria in tre cigni trovati morti in altrettante località nella regione settentrionale del Paese al confine con la Turchia. Lo hanno riferito alcune radio di Atene secondo cui i campioni prelevati dai tre volatili morti sono stati inviati al laboratorio europeo in Gran Bretagna per essere sottoposti ad ulteriori esami tesi ad accertare se i cigni siano stati colpiti dal più mortale ceppo dell'influenza, l'H5N1, che nelle ultime settimane in Turchia ha provocato la morte di quattro persone. I risultati delle analisi, hanno riferito gli esperti, si dovrebbero conoscere in pochi giorni. Torna su


10 Gennaio 2006 Aviaria: nuovo focolaio scoperto in Ucraina
Le autorita' ucraine hanno scoperto un nuovo focolaio di influenza aviaria nella penisola di Crimea (sud), gia' colpita dalla malattia.Lo ha annunciato il ministero della Politica agricola della Crimea Rusetski, citato dalle agenzie di stampa. Le analisi - ha detto - hanno confermato che la morte, a fine dicembre-inizio gennaio, di un gran numero di volatili da cortile nel villaggio di Promorski, nei pressi della citta' di Feodosia (est della Crimea), e' dovuta all'influenza aviaria. Torna su


10 Gennaio 2006 Aviaria: Cina, confermati otto casi
La Cina conferma che nel paese sono stati testati otto casi di influenza aviaria nell'uomo. Lo scrive l'agenzia giornalistica Nuova Cina specificando che l'ultimo caso è quello di un bambino di sei anni ammalatosi in dicembre. Il bambino, che vive nella provincia di Guiyang (nell'Hunan) è sottoposto alle cure del caso in ospedale. La Cina è uno dei paesi maggiormente colpiti dalla aviaria. Ha reagito con massicce uccisioni di pollame e anche con una campagna mirante a fare vaccinare il maggior numero possibile di volatili. Sono tre le persone morte per l'influenza aviaria in Cina. Torna su


10 Gennaio 2006 Aviaria: negativi 12 test a Istanbul
Dodici abitanti di Istanbul, sospettati di aver contratto l'influenza aviaria, sono risultati negativi al test.Lo ha annunciato il ministero della Sanita' turco. Le analisi - ha riferito l'agenzia Anadolu - sono state compiute da un laboratorio locale, dopo che il virus era stato riscontrato su polli morti a Istanbul, citta' al confine tra Europa e Asia. Il governatore di Istanbul Muammer Guler ha annunciato che ci sara' l'abbattimento in massa di volatili e uccelli. Torna su


10 Gennaio 2006 Aviaria: Oms, in Turchia i casi sono 14
L'Organizzazione mondiale della sanita' ha aggiornato i dati sui casi accertati di influenza aviaria nell'uomo riscontrati in Turchia: sono 14. Fino a prima di quest'ultimo aggiornamento l'Oms affermava che fossero solo quattro i casi certi, ma ora si e' tenuto conto anche dei cinque casi di ieri e dei cinque di oggi. In questo modo la statistica dell'Oms si allinea a quella delle autorita' turche. Torna su


9 Gennaio 2006 Aviaria: Turchia, Oms, nessuna prova contagio da uomo a uomo
Nessuna prova di contagio da uomo a uomo in Turchia: lo ha detto a Ginevra la portavoce dell'Oms Maria Cheng. Dai primi elementi raccolti dagli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) giunti nella provincia di Van (Turchia orientale), la trasmissione del virus H5N1 sembra risultare da contatti tra persone e animali e non direttamente da essere umano ad essere umano. "Attualmente non ci sono prove di trasmissione interumana. Le ricerche continuano", ha detto Maria Cheng. Più o meno nello stesso momento la Reuters Television ha mandato in onda una intervista al responsabile della missione dell'Oms in Turchia, Guenael Rodier, che ribadisce quanto affermato da Ginevra. Riferendosi a Dogubayazit, il villaggio dove una intera famiglia è stata contagiata, Rodier ha dichiarato: "Non ci sono elementi in questo villaggio che indicano la trasmissione della malattia da uomo a uomo. Quanto è accaduto è perfettamente simile a quanto accaduto fin ora in Asia". Secondo le autorità sanitarie turche sono 14 le persone i cui test sono risultati positivi al virus N5H1 mentre l'Oms, più prudentemente, al momento è ferma a quattro casi accertati. Torna su


9 Gennaio 2006 Aviaria: messo a punto vaccino in Russia, test a gennaio
In Russia un istituto medico ha messo a punto un vaccino contro l'aviaria che sara' sperimentato a breve su un primo gruppo di cavie umane. Lo ha annunciato oggi il prof. Anatoli Vorobiov, docente all'accademia medica Secenov di Mosca. Ha spiegato che il vaccino e' stato messo a punto dai ricercatori dell'Istituto dell'Influenza ed ha avvertito che 'si decidera' se il vaccino va o no usato soltanto dopo i necessari controlli che richiederanno un lungo periodo di tempo'. Torna su


9 Gennaio 2006 Influenza aviaria. Il virus avanza verso l'ovest della Turchia. Confermati 14 malati
Il ministro della Sanità turco ha confermato all'agenzia France Press la comparsa di cinque nuovi casi umani, tutti contaminati dal virus H5N1 dell'influenza aviaria. In totale, dall'inizio di gennaio, sono stati riscontrati 14 casi di contaminazione umana in Turchia, primo paese al di fuori dell'Asia dove si è diffusa la malattia. La maggior parte dei malati sono bambini o adolescenti. Tra i cinque nuovi casi, 2 malati sono originari di Kastamonu e sono due bambini di 4 e 5 anni, membri della stessa famiglia. Secondo Turan Buzgan, il capo dei servizi sanitari del ministero, i due sono ricoverati ad Ankara anche se non presentano al momento alcun sintomo. Sempre ad Ankara si trova un bambino di cinque anni, originario della provincia di Corum. Un altro malato, 12 anni, è ricoverato a Samsun. Il quinto, che si trova in un ospedale di Van, ha 18 anni. La zona più a rischio sarebbe quella di Küçükçekmece, una periferia della parte europea di Istanbul, in cui sono stati ritrovati sabato dei polli morti, tutti portatori di influenza aviaria. Torna su


9 Gennaio 2006 Aviaria: nuova vittima in Indonesia
Nuova vittima dell'influenza aviaria in Indonesia. Un uomo di 39 anni e' risultato positivo ai test condotti nel Paese asiatico: venuto a contatto con polli malati, e' morto la settimana scorsa. La notizia e' stata diffusa dal governo indonesiano ma si aspetta ancora la conferma dell'Organizzazione mondiale della sanita'. Torna su


9 Gennaio 2006 Aviaria: Turchia, 14 i casi umani, tra cui i 3 morti
Il ministro della Salute turco, Recep Akdag, ha annunciato oggi che sono 14 in totale nel Paese le persone risultate positive all'influenza aviaria, inclusi i tre bambini morti. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) finora ha confermato quattro casi in Turchia, inclusi due delle morti sospette. In precedenza un funzionario della sanità turca aveva annunciato che la presenza della versione altamente patogena del virus H5N1 era stata identificata in altre cinque persone in Turchia, come riportato dall'agenzia stampa ufficiale Anatolian. Il funzionario del ministero della Sanità, Turan Buzgan, aveva detto all'agenzia che i test di laboratorio indicano che ci sono nuovi casi nelle province di Kastamonu, Corum e Samsun, sul Mar Nero, e nella provincia orientale di Van. Oggi intanto i giornali turchi hanno scritto che 21 persone sono state ricoverate nell'area di Istanbul, col sospetto che abbiano contratto l'influenza aviaria, facendo crescere così i timori sulla diffusione del morbo nel polo commerciale della Turchia, che conta 12 milioni di abitanti. Il vice direttore del dipartimento Sanità della provincia di Istanbul, Mehmet Bakar, ha detto che i test preliminari su due polli morti nel quartiere Kucukcekmece, a Istanbul, indicano il contagio da febbre aviaria . Per ottenere una diagnosi definitiva dovrà essere effettuato un terzo test. "Ventuno persone (con un sospetto di influenza aviaria) sono mantenute in osservazione in ospedale. Dalle persone sono stati prelevati campioni, inviati in laboratorio per essere esaminati", scrive il giornale Star citando Bakar. Torna su


6 Gennaio 2006 Influenza aviaria, terzo bambino muore in Turchia
Un terzo bambino della stessa famiglia è morto oggi in Turchia per influenza aviaria. Hulya Kocyigit, di 11 anni, era la sorella minore di Mehmet Ali e di Fatma, morti in questi giorni a 14 e 15 anni in una zona rurale della Turchia orientale vicino ai confini con l'Armenia . Il fratellino di sei anni è in cura in ospedale per gli stessi sintomi. I medici dicono che alcune delle vittime giocavano con le teste tagliate di volatili infetti. Il virus H5N1 ha ucciso 74 persone nell'Asia orientale e si è esteso ad alcune zone dell'Europa. Il ministero della Salute turco ha detto che una seconda serie di test nel laboratorio dell'Organizzazione mondiale della sanità ha confermato il virus come causa della morte. Una portavoce a Ginevra ha detto che l'Oms sta inviando esperti nella regione per controllare eventuali segnali della trasmissione del virus da persona a persona - cosa accaduta solo in un precedente caso ma non confermato. Torna su


6 Gennaio 2006 Aviaria: Turchia, OMS conferma presenza virus nelle tre vittime
Il ministero della sanita' turco ha detto che l'Organizzazione Mondiale della sanita' (Oms) ha confermato che i tre bambini morti nell'est del paese avevano contratto l'influenza aviaria. "I risultati dei test dei tre sono stati positivi. C'e' stata la conferma dei laboratori dell'Oms", ha detto Necdet Unuvar, rappresentante del ministero a una conferenza stampa televisiva. Oggi e' morta Hulya Kocyigit, di 11 anni, sorella di Mehmet Ali, 14, morto domenica scorsa, e di Fatma, 15 anni, deceduta ieri. I tre ragazzini vivevano in una remota zona rurale nella Turchia orientale vicino al confine con l'Armenia. Un altro loro fratellino, di sei anni, e' ricoverato in ospedale, colpito anch'egli dall'influenza aviaria. Torna su


6 Gennaio 2006 Influenza aviaria, seconda vittima in Turchia
Seconda vittima in Turchia del virus H5N1, quello dell’influenza aviaria. Ne ha dato notizia il ministro della Sanità turco: dopo il caso del 14enne morto lo scorso fine settimana, ieri mattina presto si è spenta anche sua sorella, risultata positiva ai test sull'influenza aviaria. Un terzo componente della stessa famiglia, inoltre, sarebbe stato contagiato dal virus. La prima vittima del virus in Turchia si chiamava Mehmet Ali Kocyigit. Il ragazzo è morto domenica nella città di Van. Campioni prelevati dai due fratelli sono stati inviati a un laboratorio britannico per confermare i risultati dei test preliminari. Secondo alcuni esperti britannici della Queen Mary's School of Medicine di Londra, la morte dei due adolescenti turchi dovuta al virus dell’influenza aviaria non sono però il segnale dell’arrivo della tanto temuta pandemia. Torna su


4 Gennaio 2006 Aviaria: Turchia, morto ragazzo
Un ragazzo di 14 anni e' morto in Turchia a causa dell'influenza aviaria. Lo ha reso noto il ministro turco della sanita' Recep Akdag, precisando che la vittima e' una delle due persone risultate positive al virus nell'est del Paese. 'I pazienti vivevano nella stessa casa dove c'erano polli malati, li allevavano e li hanno mangiati', ha aggiunto il ministro. Il ragazzo deceduto, Mehmet Ali Kocyigit, era stato ricoverato in ospedale la scorsa settimana con altri otto membri della sua famiglia, tra cui tre bambini. In un primo momento i medici avevano ritenuto che il quattordicenne fosse morto per una polmonite. Ora - ha spiegato i sanitari - e' stato chiarito che e' rimasto vittima del virus H5N1. La seconda persone nella quale e' stato individuato il virus dei polli e' una sorella del ragazzo, Fatma Kocyigit. Il ministro Akdag ha rivolto un appello agli abitanti di Dogubeyazit, localita' di provenienza della vittima e dei suoi familiari, e dei paesi vicini affinche' evitino qualsiasi contatto con volatili. La regione era gia' stata messa in quarantena la settimana scorsa dopo che alcuni uccelli erano risultati positivi al virus H5 dell'influenza aviaria. Il ministro turco ha riferito di aver gia' comunicato la situazione l'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). E' la prima volta che il virus dei polli viene individuato nell'uomo in Turchia. I malati vengono attualmente curati nell'ospedale della citta' di Van e sono originari della localita' di Dogubeyazit, vicina alla frontiera con l'Iran. Torna su


18 Dicembre 2005 Influenza polli: Indonesia conferma nona vittima, un uomo di 39 anni
Nona vittima di influenza aviaria in Indonesia. A confermare che la morte di un uomo di 39enne sarebbe stata provocata dalla variante H5N1 del virus dei polli è il ministro della Salute indonesiano, Siti Fadillah Supari. I primi accertamenti sono stati condotti a livello locale, e adesso il ministero attende la conferma dei test condotti da un laboratorio di Hong Kong affiliato alla Organizzazione mondiale della sanità. Torna su


16 Dicembre 2005 Influenza polli: il virus vicino a Bucarest
Il virus dell'influenza aviaria si avvicina con rapidità a Bucarest: le autorità locali hanno infatti annunciato che la capitale romena è stata posta sotto sorveglianza speciale a cominciare da questa mattina. Le rigide misure di sicurezza si sono rese necessarie dopo che 30 polli sono stati trovati morti ieri in varie località della regione di Ialomita, a pochi chilometri est di Bucarest. I primi test sui campioni di Ialomita hanno confermato il sospetto di presenza del virus H5. Secondo il sindaco della capitale, Adriean Videanu, i laghi di Bucarest dove fanno il nido varie specie di volatili selvatici potrebbero essere il principale mezzo di trasmissione del virus. Nei piccoli villaggi nei dintorni di Bucarest è stato vietato ai contadini di lasciare i volatili domestici fuori dai cortili, mentre sulle vie d'accesso alla città le ruote delle auto vengono disinfettate. Nei mercati di Bucarest é vietata la vendita di polli vivi, mentre lo zoo, che si trova nella parte nord della capitale, è stato posto in isolamento. La Romania è stato il primo paese europeo a scoprire il virus dell'influenza sul suo territorio due mesi fa: all'inizio nella zona sud-orientale, nel Delta del Danubio, e poi anche in regioni più lontane dal Delta. Torna su


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