FUNZIONI A 2 O
PIU'VARIABILI REALI(CONCETTO);
DOMINIO DI UNA
FUNZIONE A 2 VARIABILI;
LINEE DI
LIVELLO DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI;
INTORNO
CIRCOLARE DI UN PUNTO;
CONTINUITA' DI
UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI;
ENUNCIATO TEOREMA
DI WEIERSTRASS;
DERIVATE
PARZIALI E DIFFERENZIALE DI UNA FUNZ.A 2 VAR.
EQUAZIONE DEL
PIANO TANGENTE IN UN PUNTO DI UNA FUNZ.A 2 VAR
MASSIMI E
MINIMI LIBERI E VINCOLATI DI UNA FUNZ.A 2 VAR.
a cura del
Prof.Sampognaro Giuseppe
1)CONCETTO
DI UNA FUNZIONE A 2 O PIU' VARIABILI REALI
Se consideriamo
una coppia di numeri reali X,Y e ad essi facciamo corrispondere un altro numero
reale Z,allora abbiamo determinato una funzione reale di due variabili reali.In
generale si dira' FUNZIONE REALE DI DUE VARIABILI REALI una relazione che
associa ad ogni coppia ordinata di numeri reali (X,Y), appartenenti ad R^2,uno
ed un solo numero reale Z .Tecnicamente si scrivera':
(X,Y)
--> Z=f(X,Y).
Si definira' invece FUNZIONE REALE DI N VARIABILI REALI
una relazione che associa ad ogni n-upla di numeri
reali(x1,x2..xn),appartenenti ad R^n,uno ed un solo numero reale Z.Tecnicamente
si scrivera':
(x1,x2..xn)
---> Z=f(x1,x2...xn)
2)DOMINIO e
CODOMINIO DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
Come per le
funzioni ad 1 variabile si definisce DOMINIO DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
l'insieme dei valori che possono essere attribuiti alle variabili indipendenti
(X,Y) della funzione data.
Si definisce invece CODOMINIO DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
l'insieme dei valori che corrispondono alla variabile dipendente Z.
Si tengano sempre presenti le differenze tra le FUNZIONI
AD 1 VARIABILE e quelle a 2 VARIABILI:
1)Il GRAFICO di una FUNZIONE AD 1 VARIABILE risulta una
curva rappresentabile nel piano cartesiano.
2)Il GRAFICO di una FUNZIONE A 2 VARIABILI risulta una
superficie rappresentabile nello spazio a 3 dimensioni.
3)Il DOMINIO di una FUNZIONE ad 1 VARIBALE risulta l'asse
reale o parte di esso
4)Il DOMINIO di una FUNZIONE A 2 VARIABILI risulta il
piano R^2 o parte di esso.
In base al 4) caso si puo' allora dire che:
a)Il DOMINIO di una FUNZIONE A 2 VARIABILI razionale non
fratta risulta il piano R^2
b)Il DOMINIO du una FUNZIONE A 2 VARIABILI razionale
fratta risulta il piano R^2 privato dei punti della curva presente nel suo
denominatore.
c)Se la FUNZIONE A 2 VARIABILI e' IRRAZIONALE o TRASCENDENTE si riprende la teoria delle
FUNZIONI AD 1 VARIABILE IRRAZIONALI o TRASCENDENTI in relazione al DOMINIO.
3)LINEE DI LIVELLO
DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
Per poter
rappresentare una FUNZIONE A 2 VARIABILI con una certa approssimazione reale e'
necessario cercare le linee di livello della suddetta FUNZIONE.
Le LINEE DI LIVELLO
di una FUNZIONE A 2 VARIABILI risultano l'insieme delle intersezioni tra
la stessa funzione e l'insieme dei piani paralleli Z=K al variare di K
nell'insieme dei numeri reali.In pratica per trovare una linea di livello si fa
il sistema tra la funzione data ed un piano definito con Z uguale ad un particolare
numero K.In questo modo viene a determinarsi o una retta o una curva che
risulta l'immagine della data FUNZIONE nella quota K.
Le LINEE DI LIVELLO sono RETTE se la funzione data,scritta
in forma implicita,risulta di secondo grado solo nei termini dove esiste Z;
Le LINEE DI LIVELLO sono
coniche(parabole,ellissi,cerchi,iperboli) se la funzione data,scritta in forma
implicita,risulta di terzo grado solo nei termini dove esiste Z oppure di
secondo grado in almeno un termine non contenente Z.
Le LINEE DI LIVELLO sono curve di grado superiore al
secondo se la funzione data,scritta in forma implicita,ha grado superiore al
terzo nei termini contenenti Z o almeno di terzo grado nei termini non
contenenti Z.
Se le LINEE DI LIVELLO sono coniche di equazione generica:
aX^2+bY^2+2cXY+2dX+2eY+f=0 ricordare che :
1)Risulta conica riducibile a 2 rette(degenere) se il
DETERMINANTE dei COEFFICENTI e' uguale a zero
2)Risulta conica non degenere se tale DETERMINANTE e'
diverso da zero.In pratica il DETERMINANTE DEI COEFFICENTI risulta
a c d
c b e
d e f
3)Dopo aver definito A33 il determinante complemento
algebrico di f ovvero il determinante
a c
c b
diremo che tale conica e' IPERBOLE se A33<0; e'ELLISSE
se A33>0 ;
e' PARABOLA se A33=0.
In particolare se e' Ellisse risulta CIRCONFERENZA se a=b.
4)INTORNO CIRCOLARE DI UN PUNTO DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
Si definisce intorno
circolare aperto di un punto P(X0,Y0) l'insieme dei punti del piano interni
alla circonferenza di centro P e raggio r ovvero i punti del piano Q(X,Y) per i
quali risulta verificata la disequazione (X-X0)^2 + (Y-Y0)^2 < r^2
L'intorno circolare si dira' chiuso se la disequazione
risulta <=
5)CONTINUITA' DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
Come per le
FUNZIONI AD 1 VARIABILE si potra' dire che una FUNZIONE A 2 VARIABILI risulta
CONTINUA in un punto P0 appartenente al suo Dominio se risulta
lim f(P) = f(P0)
P--> P0
Possiamo altresi' affermare che una FUNZIONE A 2 VARIABILI
e' continua in tutto il suo Dominio se risulta continua in ogni punto del suo
Dominio.
6)ENUNCIATO DEL TEOREMA DI WEIERSTRASS
Afferma che UNA
FUNZIONE CONTINUA IN UN INSIEME CHIUSO E LIMITATO S (SOTTOINSIEME DEL SUO
DOMINIO),HA CERTAMENTE UN MINIMO ASSOLUTO ED UN MASSIMO ASSOLUTO NELL'INSIEME
S.
7)DERIVATE PARZIALI e DIFFERENZIALE di una
FUNZIONE A 2 VARIABILI
La derivazione di
una funzione a 2 variabili ha la stessa importanza della derivata di una
funzione ad 1 variabile.Cosi' per trovare la crescenza e la decrescenza e i
punti di minimo e massimo di una funzione a 2 variabili si utilizzano anche le
derivate di tale funzione.La derivazione di una funzione a 2
variabili,pero',puo' essere eseguita in due modi.
Infatti essa puo' essere fatta o in funzione della
variabile X oppure in funzione della variabile Y.
L'introduzione ad essa avviene come per le funzioni ad 1
variabile,ovvero come limite di un rapporto incrementale.
Si definisce infatti DERIVATA PARZIALE in un punto
P(X0,Y0) di una FUNZIONE A 2 VARIABILI rispetto la variabile X il
lim f(X0+h,Y0)-f(X0,Y0)
h-->0 -----------------
h
Si definisce DERIVATA PARZIALE in un punto P(X0,Y0) di una
FUNZIONE A 2 VARIABILI rispetto la variabile Y il
lim f(X0,Y0+k)-f(X0,Y0)
k-->0 -------------------
k
Ovviamente esiste una definizione generale per una
qualsiasi derivata parziale e precisamente:
SI DEFINISCE
DERIVATA PARZIALE RISPETTO AD UNA DELLE DUE VARIABILI DI UNA FUNZIONE REALE A
DUE VARIABILI Z=f(X,Y),LA DERIVATA DELLA FUNZIONE QUANDO L'ALTRA VARIABILE SI
CONSIDERA COSTANTE.
La derivata prima rispetto la X si indica f'x
La derivata prima rispetto la Y si indica f'y
La derivata seconda rispetto la X si indica f''xx
La derivata seconda rispetto la Y si indica f''yy
Esiste anche una derivata seconda mista f''xy per la quale
vale un teorema detto dell'inversione dell'ordine di derivazione che afferma:
Se in un intorno di P(X0,Y0) esistono le derivate parziali prime e seconde e se
la f''yx risulta continua in P allora esiste in P anche la f''xy e risultera' f"xy=f"yx
Si definisce DIFFERENZIALE TOTALE di una FUNZIONE A 2
VARIABILI la quantita'
df= f'x
dx + f'y dy
8)EQUAZIONE DEL PIANO TANGENTE AD UNA FUNZIONE A 2
VARIABILI IN UN SUO PUNTO P(X0,Y0)
Consideriamo di
avere una FUNZIONE A 2 VARIABILI ed un suo punto P(X0,Y0).
Vogliamo scrivere l'EQUAZIONE DEL PIANO TANGENTE ALLA
SUPERFICIE INDIVIDUATA DALLA FUNZIONE DATA NEL SUO PUNTO P.
Attraverso una dimostrazione di cui si omette la
dimostrazione si verifica che tale equazione risulta
Z = f(X0,Y0) +
f'x(X0,Y0)(X-X0) +f'y(X0,Y0)(Y-Y0)
In tale equazione f(X0,Y0) e' la terza coordinata di P;
f'x(X0,Y0) e' la derivata rispetto X in P;
f'y(X0,Y0) e' la derivata rispetto Y in P.
9)MASSIMI E
MINIMI LIBERI DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
Si eseguono attentamente i seguenti passaggi:
a)Si risolve il sistema
f'x(X,Y)=0
f'y(X,Y)=0
e si trovano le coordinate degli eventuali punti di MINIMO
e MASSIMO
b)Si calcola l'HESSIANO f"xx
f"xy
H(X,Y)=
f"yx f"yy
c)Si sostituiscono le coordinate dei punti trovati in a)
nel risultato trovato in b).Si trovano gli H(Xi,Yi).
d)
1)H(Xi,Yi)
risultano >0 allora vedi il punto e)
Se 2)H(Xi,Yi)
risultano =0 """ "" " "" f)
3)H(Xi,Yi)
risultano <0 """ "" " "" g)
e)Se
f"xx>0 allora il punto risulta MINIMO RELATIVO
"" f"xx<0 """
" "" "" " MASSIMO RELATIVO
f) Risulta un caso ambiguo.Cercare qualche LINEA DI
LIVELLO in prossimita' del punto considerato.
g) Se risulta f"xx * f"yy <0 allora il punto
e' PUNTO DI SELLA
""
""" f"xx *
f"yy =0 Caso ambiguo-->Linee di livello
""
""" f"xx *
f"yy >0 allora il punto e' PUNTO DI FLESSO
10)MASSIMI E
MINIMI DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
VINCOLATI
DA UNA EQUAZIONE
Poniamo che
Z=f(X,Y) e' la funzione e g(X,Y)=0 e' il vincolo
Utilizziamo un quadro che facilita lo studio
a)Si considera la FUNZIONE LAGRANGIANA
T=f(X,Y) + k*g(X,Y)
b)Si esegue il sistema:
f'x(X,Y) + k*g'x(X,Y) =0
f'y(X,Y) + k*g'y(X,Y) =0
g(X,Y)=0
Esso e' ottenuto derivando la funzione lagrangiana
rispetto la variabili X,Y e k. Con successivo passaggio tale sistema diventa
f'x(X,Y)*g'y(X,Y)=f'y(X,Y)*g'x(X,Y)
g(X,Y)=0
Risolto tale sistema si trovano gli eventuali punti di
MINIMO e MASSIMO VINCOLATI.
c)Si calcola l'HESSIANO ORLATO:
0 g'x(X,Y) g'y(X,Y)
H(X,Y)= g'x(X,Y) T"xx T"xy
g'y(X,Y) T"yx T"yy
d)Risolto tale determinante e sostituiti le coordinate dei
punti trovati nel punto b) possono avvenire i seguenti casi:
1)H(x0,y0)>0
:il punto risulta di MASSIMO
2)H(x0,y0)=0
:caso ambiguo-->linee di livello
3)H(xo,yo)<0
:il punto risulta di MINIMO
11)MASSIMI
E MINIMI DI UNA FUNZIONE A 2 VARIABILI
CON
VINCOLI DATI DA DISEQUAZIONI LINEARI
Si procede anche
in questo caso eseguendo i seguenti passaggi:
a)Si determina,attraverso il metodo grafico,la figura
piana soluzione del sistema dei vincoli(Vedi anche PROGRAMMAZIONE LINEARE)
b)Si calcolano i MASSIMI e MINIMI liberi della FUNZIONE
Z=f(X,Y) che stanno dentro la figura come al punto a)
c)Si cercano i punti di MINIMO e MASSIMO nella frontiera
sostituendo le equazioni di essa nella FUNZIONE data che diventa,cosi,ad 1
variabile
d)Si cerca la quota dei vertici della figura del punto a)
e si confronta con quella dei punti trovati prima.
e)Si definisce il minimo e massimo assoluto con i
risultati ottenuti.