Risarcimenti dal ministero
Scuola, sentenza del giudice del lavoro: «Indennità di carriera anche ai precari»
Accolta la causa presentata da 300 persone contro «l'abuso di contratto a tempo determinato»
TREVISO - I precari della scuola - insegnanti, ma anche
personale amministrativo, tecnico ed ausiliario assunti per un lungo
periodo con contratti a tempo determinato all'inizio di ogni anno
scolastico - hanno diritto all'indennità di carriera: in caso
contrario lo Stato deve risarcirli della parte non ricevuta con i
dovuti interessi. A stabilirlo è stato il giudice del lavoro di
Treviso, che ha così reputato pertinente la causa presentata al
ministero dell'Istruzione dai legali della Uil Scuola locale per
tutelare i diritti di 300 lavoratori scolastici a seguito di quello
che hanno definito un «abuso di contratto a tempo determinato»
perpetrato nei loro confronti. La sentenza del giudice non lascia
spazio ad interpretazioni ambigue e «condanna il Ministero - si
legge nella sentenza - a risarcire in favore della parte ricorrente
il danno da individuarsi nella differenza fra quanto è
effettivamente percepito e quanto avrebbe dovuto percepire se i
periodi di lavoro effettivamente prestati fossero stati da subito
regolati secondo la disciplina del contratto a tempo indeterminato».
ADEGUAMENTO - Si tratta di personale scolastico che lavora
nella scuola da diverso tempo: molti da 5, 10 e addirittura 20 anni.
Non avendo potuto presentare domanda di "ricostruzione di carriera",
possibilità riservata per legge solo a chi ha sottoscritto un
contratto a tempo indeterminato, si sono rivolti così al giudice del
lavoro chiedendo un adeguamento dello stipendio con le stesse
modalità. Adeguamento che a questo punto dovrebbe essere
riconosciuto, salvo improbabili sorprese, anche agli altri 270
docenti ed Ata. Altri 200 precari, stavolta solo collaboratori
scolastici, hanno preferito ricorrere per chiedere di essere
risarciti per i mesi di luglio ed agosto indebitamente sottratti,
sostengono, poiché i posti su cui sono stati nominati erano privi di
titolare. La sentenza del giudice del lavoro dovrebbe essere emessa
nei prossimi giorni.
PRECEDENTE - Qualora la sentenza dal giudice del lavoro
veneto dovesse essere confermate (è probabile che il Miur ricorra)
potrebbe creare un precedente importante: sarebbe infatti
potenzialmente "allargabile" ad un quantità di precari molto più
corposa: ogni anno oltre 100.000 docenti e 60.000 Ata firmano un
contratto a tempo determinato sino al termine delle attività
didattiche o alla fine dell’anno scolastico.
06 ottobre 2009