Alla cortese attenzione del
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Altra BEFFA ai danni dei
giovani disoccupati :
LA TOTALE CUMULABILITA’
DELLA PENSIONE CON REDDITI DA LAVORO AUTONOMO O DIPENDENTE E L’ASSOLUTA NON
ASSUNZIONE DI NUOVI DIPENDENTI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NEL 2003
L’articolo 44, comma 2, legge n.289 del 27 Dicembre 2002 recita che è stata introdotta dal primo Gennaio del 2003 la totale cumulabilità della pensione con redditi da lavoro autonomo o dipendente. Ciò significa che, a decorrere dal primo Gennaio del 2003, la pensione di anzianità è interamente cumulabile con i redditi da lavoro autonomo o dipendente a condizione che al momento del pensionamento si possiedano contestualmente un’anzianità contributiva pari o superiore a 37 anni o almeno 58 anni di età. Anche i pensionati che non sono, al momento del pensionamento, in possesso dei suindicati requisiti possono beneficiare della suddetta normativa versando all’INPS o all’INPDAP una piccola somma, una tantum, facilmente determinabile.
La conseguenza è che un pensionato può ritornare a lavorare percependo, oltre che la totale pensione, quasi l’intero stipendio di cui usufruiva prima di andare in pensione. E’ facilmente prevedibile che tantissimi pensionati torneranno al lavoro, togliendo ai giovani disoccupati la possibilità di ottenere i relativi tanto sospirati posti di lavoro.
Questo fatto diventa ancora
più grave nella Pubblica Amministrazione, dove vige nel 2003 il divieto quasi
assoluto di poter assumere nuovi dipendenti, anche sostitutivi delle persone
che hanno raggiunto l’età di pensionamento o hanno versato almeno 35 anni di
contributi. Quest’ultimi possono rientrare utilizzando la presente normativa.
Al sottoscritto, pensionato
dal primo Settembre 2002, è stato comunicato che,a richiesta, potrebbe
rientrare in servizio dopo essere stato nuovamente inserito in graduatoria,
risultando sicuramente tra i primi, considerando l’alto punteggio. Lo scrivente
rifiuta con sdegno questa possibilità perché, pur riscuotendo una pensione non
elevata e con a carico 3 persone dei quali 2 figli,uno laureato in Economia
Bancaria ma disoccupato da 15 mesi e una universitaria fuorisede, non accetta
occupare un posto che, secondo il suo parere, dovrebbe essere dato ad un
giovane disoccupato. In questo modo non si potranno affatto creare le
condizioni per la creazione di nuove
opportunità di lavoro per i disoccupati.
Gli stessi imprenditori non
desiderano affatto assumere nuovo personale perché pensano solo ai loro
interessi, al personale arricchimento, non volendo investire una parte di esso
nel potenziare le proprie aziende e nel migliorare la competitività dei loro
prodotti a livello nazionale ed internazionale. I nostri governanti si comportano
come i suindicati imprenditori. Non cercano minimamente di incentivare una
nuova occupazione e nelle Amministrazioni Private e neanche, con le suddette
assurde circolari, nelle Amministrazioni Pubbliche.
Il debito pubblico si risana
migliorando la Economia, dando agli Imprenditori la possibilità di competere
nel mondo attraverso incentivi finanziari
o diminuendo le tasse in modo da creare nuove risorse finanziarie per
nuove assunzioni.
I pensionati, che ricevono una
sufficiente pensione, dovrebbero smettere di lavorare e, se desiderano svolgere
qualche attività o rendersi utili alla società, potrebbero entrare in qualche
Associazione di Volontariato oppure dedicarsi ai propri hobby.
Lo scrivente si domanda quando
i giovani disoccupati potranno iniziare a fare seri progetti per il loro futuro
come programmare la data del loro matrimonio etc.etc. , se permarrà a lungo
questa gravissima situazione. Attualmente il nostro governo sta pensando
precipuamente ad aumentare le finanze che potrebbero servire a potenziare le
nostre forze armate per le azioni militari all’estero solo allo scopo di
rendere più profonda l’alleanza con Stati che, con la scusa della lotta ai
terroristi internazionali, pensano invero a colonizzare parti del mondo per
impossessarsi, alla fine, di un qualche
utile di rimando come, per esempio, dei vasti giacimenti petroliferi presenti
in essi ma creando, in contrapposizione, nuova linfa per le successive azioni
terroristiche.
Il presente documento fu
redatto il 3 Febbraio 2003 e pubblicato nel Sito culturale-turistico www.sampognaro.it
del quale il sottoscritto è
responsabile.
Prof.Sampognaro Giuseppe