UNA POSSIBILE METODOLOGIA PER IL SUPERAMENTO DEI DEBITI FORMATIVI  E  PER  LA  PREVENZIONE DI  NUOVI DEBITI FORMATIVI

Negli ultimi anni il livello di preparazione culturale dei nostri giovani studenti è diminuito in modo impressionante, in particolare, nelle materie scientifiche.

Come conseguenza di quanto affermato gli studenti italiani incontrano grosse difficoltà nell'affrontare esami e concorsi, anche a livello internazionale.

Nella Scuola, però, sono maggiormente riscontrabili le deficienze dei giovani, al punto che sono aumentati moltissimo il numero di Debiti Formativi acquisiti dagli studenti specialmente nelle materie non umanistiche.

Lo scrivente, che ha insegnato per oltre 35 anni Matematica,Fisica ed Informatica e che è stato sempre vicino ai giovani, è riuscito quasi sempre a capire le loro difficoltà nelle suddette discipline e, di conseguenza, i metodi atti a fare superare gli scogli della comprensione delle varie Unità Didattiche.

La Didattica che vuole ora presentare fu dal sottoscritto illustrata ai Docenti di Matematica e Fisica quando fu nominato dal Provveditore agli Studi della sua città Commissario in un Corso di Abilitazione all'insegnamento di queste materie.

Essa si può suddividere in due parti.

Nella prima viene presentato un metodo atto a prevenire l'acquisizione del Debito Formativo nella Matematica da parte dell'alunno. Essa è presente da anni nel documento " UNA DIDATTICA VINCENTE PER LA MATEMATICA" presente nel Sito www.sampognaro.it , Sezione RICERCHE VARIE CULTURALI, del sottoscritto. In essa si ribadisce innanzitutto che vi deve sempre essere tra docente e discente  una costruttiva ed efficace collaborazione e  un continuo dialogo. Il docente di Matematica deve spiegare un determinato argomento all’inizio della prima ora delle due che sicuramente ha a disposizione nella  settimana. La sua esposizione non deve durare più di un’ora.  Nella seconda ora dividerà la classe in gruppi non numerosi (al massimo di 4 persone) nel quale deve essere presente, ma non obbligatoriamente, un tutor (con preparazione superiore rispetto gli altri). Il professore dirà ai gruppi di sviluppare o i quesiti teorici o pratici spiegati prima, muovendosi tra i vari gruppi e spiegando i punti di maggiore difficoltà fin quando il gruppo diventa completamente autonomo. Ringraziare spesso i tutor che in questo modo tenderanno a dare il massimo nello spiegare gli argomenti ai più deboli. Il sottoscritto ha  potuto constatare che, così facendo, aumenta la fiducia degli alunni sui propri mezzi e verso il docente che non viene più visto come colui il quale tenta di bocciarlo, ma come colui che cerca in ogni modo di fargli acquisire nuove conoscenze. Questa biunivoca fiducia porta, quasi sempre, a cogliere dei risultati insperati.

Nella seconda parte si presenta un metodo, simile al precedente, nel quale il docente deve sforzarsi al massimo per far superare all'alunno il Debito Formativo già acquisito nell'anno o negli anni precedenti. Ciò deve avvenire nelle ore di recupero predisposte dalla Scuola nelle ore pomeridiane(almeno due per lezione e per un totale di quattro settimanali). Il docente deve riunire in gruppi distinti gli alunni di una classe(esempio di quarto anno) che non hanno superato vari debiti della sua materia nei precedenti anni e, in ore diverse,gli alunni che hanno un solo debito della sua materia. Stilerà quindi un programma nel quale includerà SOLO gli argomenti che riterrà basilari per la comprensione delle Unità Didattiche successive, li spiegherà ai singoli gruppi seduto accanto ad essi e quindi somministrerà ai discenti un congruo numero di esercizi fondamentali. Durante questi confronti potrà sicuramente comprendere se il singolo alunno ha superato le precedenti e gravi difficoltà e decidere sul superamento del Debito Formativo.

                                                                                Prof. Sampognaro Giuseppe