Al Ministero della Pubblica Istruzione
Ai Dirigenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori
e p.c) Ai Docenti di Matematica delle Scuole Medie Inferiori e Superiori
Vi
scrive il Prof.Sampognaro Giuseppe, Docente in pensione di
Matematica,Fisica e Informatica.e Responsabile del Sito no-profit
Culturale-Turistico www.sampognaro.it
. In
questi ultimi anni abbiamo notato una crescente deficienza dei nostri
alunni per quanto riguarda le materie scientifiche e, in particolare, la
Matematica. Da più parti si cerca un metodo didattico che renda meno
traumatico l'acquisizione di Unità Didattiche della disciplina. Vorrei esporVi il metodo didattico, basato principalmente
sul Dialogo con gli allievi, col quale sono riuscito, quasi sempre, a
far loro comprendere con semplicità la Matematica ed evitare, sempre,
di affibbiare un Debito Formativo. Molto
spesso i Docenti di Matematica spiegano una Unità Didattica negli
ultimi minuti a disposizione, con una esposizione frontale e con una
spaventosa superficialità al punto da non farla comprendere
adeguatamente agli alunni. Dopo circa quarant'anni di insegnamento, da
me sempre migliorato, ho compreso, aiutato anche dagli alunni, che
la migliore metodologia per ottenere il massimo dagli studenti è la
seguente. Il
docente di Matematica deve spiegare un determinato argomento
all’inizio della prima ora delle due che sicuramente ha a disposizione
nella settimana. La sua
esposizione non deve durare più di un’ora.
Nella seconda ora dividerà la classe in gruppi non numerosi (al
massimo di 4 persone) nel quale deve essere presente, ma non
obbligatoriamente, un tutor (con preparazione superiore rispetto gli
altri). Il professore dirà ai gruppi di sviluppare o i quesiti teorici
o pratici spiegati prima, muovendosi tra i vari gruppi e spiegando i
punti di maggiore difficoltà fin quando il gruppo diventa completamente
autonomo. Ringraziare spesso i tutor che in questo modo tenderanno a
dare il massimo nello spiegare gli argomenti ai più deboli. Ho potuto constatare che, così facendo, aumenta la fiducia degli alunni sui propri mezzi e verso il docente che non viene più visto come colui il quale tenta di bocciarlo, ma come colui che cerca in ogni modo di fargli acquisire nuove conoscenze. Questa biunivoca fiducia porta, quasi sempre, a cogliere dei risultati insperati. Siracusa
05.09.08 Prof.Sampognaro Giuseppe
RISPOSTE AL PRESENTE DOCUMENTO
Pubblicazione nell'importante sito ATUTTASCUOLA;
Ringraziamento della Presidente del Consiglio d'Istituto Graziella Laudani;
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