Una foto di archivio del 2 Febbraio scorso del rappresentante iraniano presso l' Aiea, Ali Ashgar Sultanieh (Ansa)

MOSCA (RUSSIA) - Un scelta che, se confermata nel concreto, potrebbe sbloccare la complessa crisi iraniana. L'Iran si è infatti detto pronto a proseguire «pienamente» la sua collaborazione con l'Aiea, l'Agenzia per l'energia atomica delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato a Mosca il rappresentante iraniano presso l'Aiea, Ali Asghar Soltanieh. Una dichiarazione decisamente diversa dai toni minacciosi usati nelle scorse settimane dal presidente iraniano.

L'ammorbidimento dei toni usati dell'Iran arriva proprio mentre la Russia indurisce i suoi: un portavoce del ministero degli Esteri ha infatti precisato che Mosca approverà l'introduzione di sanzioni contro Teheran solamente di fronte a «solide prove» della natura non civile del programma nucleare contestato. «Saremo in grado di parlare di sanzioni solo di fronte a solide prove di conferma al coinvolgimento dell'Iran non esclusivamente in attività nucleari civili», ha dichiarato Mikhail Kamynin, citato dall'Agenzia di stampa Itar-Tass. Ancora più deciso il vice segretario del Consiglio di sicurezza nazionale, l'ex ambasciatore in Italia, Nikolai Spasski, per cui la questione delle sanzioni «non esiste» a questo punto.